Tu sei qui: Economia e TurismoStellone resta al Napoli
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 29 gennaio 2003 00:00:00
Stellone (nella foto) non lascia il Napoli. È quanto emerso dopo la visita medica cui è stato sottoposto Mascara dai dottori Russo e Violante, alla clinica "Maria Rosaria" a Pompei, e dopo il comunicato emesso dal Napoli: «La trattativa con il Palermo per Stellone è saltata, perché uno dei calciatori inseriti nell'operazione, Mascara, non ha la possibilità di essere impiegato immediatamente. Il calciatore è stato sottoposto dal nostro staff sanitario a visita medica. Per una questione di privacy, non riveliamo la diagnosi, ma possiamo dire che non esiste un problema serio. Esiste solo il problema che le sue condizioni non gli consentono di essere utilizzato sin dalla prossima partita». Stellone, dunque, resterà a giocare nel Napoli. Non va, però, trascurato un aspetto. Altri club, sino ad ieri, non avevano chiesto Stellone al Napoli perché sapevano dell'avanzata trattativa con il Palermo. Da oggi, però, nulla vieta che un altro club possa contattare Perinetti per l'attaccante. «Per ora, non ho ricevuto offerte. Noi siamo felicissimi che Stellone sia rimasto con noi. Lo è anche Scoglio, che può disporre di un attaccante tra i più forti», osserva il direttore sportivo. Quando gli si fa notare che Naldi viene così a perdere almeno quattro miliardi delle vecchie lire, Perinetti (nella foto al centro) obietta: «Per il presidente non è un problema. Se non lo è per lui, non lo è per Scoglio e non lo è per i nostri tifosi». Non è da escludere che, a fine stagione, Naldi proponga a Stellone di sedersi e di parlare di rinnovo del contratto, in scadenza nel 2004. Come non è da escludere che lo stesso Palermo possa tornare alla carica con un'offerta diversa: Marasco, un altro attaccante, magari da prelevare da un altro club, e soldi. Zamparini non è il tipo che si arrende facilmente. Il Napoli pensa anche di poter avere Marasco al di là del modo brusco in cui si è chiusa la trattativa-Stellone. Da stamane, Perinetti ed il segretario Vallefuoco sono a Milano. Per essere presente alla "definizione" del caso-Stellone, il diesse ha rinviato di 24 ore il suo arrivo al calciomercato. In agenda è già programmato un appuntamento con De Poli del Genoa. Entrambe le società non navigano nell'oro. I liguri sembra stiano ancora peggio dei partenopei. Tra i due club, quindi, non sono da escludere trasferimenti. Il Napoli può mettere sul tavolo della trattativa i contratti di vari calciatori: Storari, Bonomi, Saber, Sesa, Montezine, Cristiano. Quest'ultimo, se non dovesse essere ceduto, sarebbe il primo candidato alla sostituzione di Vidigal (nella foto in basso), che è stato squalificato per domenica prossima. Sempre per Cristiano, va registrato anche l'interessamento dell'Ascoli e del Vicenza. Con il club veneto è stato ipotizzato uno scambio con il centrocampista Bernardini, una vecchia conoscenza di Perinetti. Dicevamo delle possibili trattative con il Genoa. La società ligure, che sta vivendo un bruttissimo periodo, soprattutto a livello finanziario, ha deciso di mettere sul mercato almeno due delle sue pedine: il centrocampista rumeno Paul Costantin Codrea ed il difensore Simone Giacchetta. Quest'ultimo, nato ad Ancona, è una vecchia conoscenza dei tifosi del Napoli: molti lo ricorderanno quando esordì, da attaccante, nel Napoli di Maradona. Era la stagione 1988-89: il suo debutto, con gol, in Napoli-Atalanta 1-0. Tre presenze e quella rete. Poi, un lungo girovagare e la sua metamorfosi tecnico-tattica: Taranto, Reggina (nove campionati), Genoa. Giacchetta è in scadenza di contratto, ma il Napoli, prima di ingaggiarlo, dovrà liberarsi di almeno un difensore. Ora ne ha cinque in organico: Baldini, Savino, D'Angelo, Troise e Stendardo. Per Codrea, invece, il Genoa spara ancora troppo alto per quelle che sono le possibilità del Napoli, nonostante l'inserimento di Bonomi nella trattativa. Più semplice sarebbe arrivare a Giacchetta. Infine, nonostante la permanenza quasi certa di Stellone, Scoglio non ha perso la speranza di avere Montaño, il colombiano che l'allenatore è certo di recuperare sia nel fisico che nel morale. Sarà il «colpo» del 31 gennaio?
Fonte: Il Portico
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