Il mercato è aperto, tutti gli azzurri vengono considerati cedibili. Nonostante i diktat di Moriero, nonostante gli appelli dei tifosi. Il mercato è aperto ed il Napoli espone la merce migliore, anche se, scarta scarta, tutti finiscono per guardare solo un pezzo, quello pregiato che si chiama Roberto Stellone (nella foto in alto). Era considerato incedibile prima di Natale, poi il presidente Corbelli ha mostrato segnali di cedimento: nemmeno il bomber può essere considerato fuori del mercato per una società che cerca denaro come l'ossigeno. E lui, il bomber, che ne pensa? «Fa piacere sapere che ci sono grandi club che s'interessano a me. Però, io sinceramente non so quale futuro mi riserverà il destino. Non so nulla di concreto, leggo i giornali e scopro certe cose». Diplomatico quanto basta, ma anche e soprattutto sincero, perché, quando bisogna andare sul concreto, Stellone sa essere preciso: «Io voglio concludere la stagione qui a Napoli, con la maglia azzurra. Mi trovo bene, sto rendendo bene, credo nelle possibilità di questa squadra. È vero, voglio a tutti i costi la serie A, ma la voglio conquistare con la maglia del Napoli». Dichiarazione che rappresenta una via di mezzo fra l'appello alla società («non cedetemi») e la dichiarazione d'amore per la maglia. Insomma, nonostante quel che si dice, sebbene sappia di non essere più considerato incedibile, Roberto Stellone si cancella dalla lista di sbarco, si toglie autonomamente dal mercato. Forse perché col Napoli e con Napoli ha un gran rapporto; forse perché sa di essere l'ancora di salvataggio per una squadra che in campo lo cerca con insistenza e che fuori del campo è rappresentata solo da lui. Mercato, dunque. Senza Stellone sul libro delle possibili cessioni, ma con Grabbi su quello dei possibili arrivi: «È un grande attaccante, indubbiamente. Ci farebbe davvero comodo», spiega sorridendo Roberto Stellone. Anche lui ha sentito i messaggi che arrivano dall'Inghilterra; anche il bomber del Napoli ha letto le dichiarazioni di Grabbi che pensa ad un futuro in coppia con Stellone: «E noi tutti facciamo il tifo per lui», chiarisce l'attaccante azzurro. Come a dire che le porte della squadra sono fin d'ora ampiamente aperte per il possibile nuovo innesto. Naturalmente, per il momento non esistono sviluppi sulla vicenda-Grabbi. Pavarese si presentò al Blackburn un mesetto fa con la proposta del Napoli: ottenerlo in prestito e ridiscutere la cifra a fine stagione, ma da quel momento si è arenato tutto. Anche perché il mercato del Napoli è paralizzato dalle decisioni dell'ultimo Consiglio di Amministrazione, che ha vietato qualunque movimento fino a quando non verrà valutata la situazione economica. Quella valutazione avverrà il 14 gennaio nel corso di un Cd'A già convocato: solo dopo quella scadenza si potranno riaprire ufficialmente le trattative, sicché le scadenze sono tutte procrastinate. Non aspetta, invece, il campionato. Riprende fra una manciata di ore e porterà il Napoli a Como. Stellone incontrerà Lulù Oliveira e saranno scintille fra bomber: «Non lo scopro io, Oliveira. È un grande, un lusso per la serie B. Sarà l'avversario più pericoloso». Ma anche il Napoli ha voglia di diventare pericoloso: «Certo, sappiamo bene che Como rappresenta un punto di svolta per la stagione. Conosciamo il valore degli avversari, ma sappiamo bene anche qual è il nostro valore. Noi veniamo da un buon momento, da una striscia di risultati positivi, e abbiamo una gran voglia di continuare su questa strada. È vero, squadre come l'Empoli ed il Como sono le grandi sorprese di questo campionato, ma ricordo il passato, ad esempio il Treviso di 3 anni fa. Anche quella squadra era in vetta e poi crollò. Ed alla distanza vennero fuori le formazioni che stavano in agguato. Ecco, noi siamo lì ed aspettiamo. Basta non fare passi falsi».

Per Rastelli una giornata di riposo. Alessi è k.o.

Seduta mattutina d'allenamento, ieri, per il Napoli, con un piccolo gruppo di giovanissimi tifosi ad attendere i beniamini all'uscita. Segnale minimo, ma intenso di ritrovato interesse e di affetto nei confronti della squadra, ma porte rigorosamente chiuse per il Centro Paradiso, anche se un manipolo di ragazzini provenienti da Caserta giura di aver strappato a De Canio la promessa di una riapertura ai tifosi per gli allenamenti. Non s'è allenato il marocchino Saber, alle prese con il riacutizzarsi di un dolore alla spalla destra, che gli ha impedito di stare in campo con i compagni: per lui un po' di lavoro in palestra. Anche il centrocampista Alessi (uomo-mercato al quale è interessata mezza serie C) ieri ha disertato la seduta di allenamento. È rimasto vittima di una forte contusione alla caviglia destra e la sua presenza per la prossima gara, in trasferta a Como, è fortemente in dubbio. Giornata di riposo, invece, per Rastelli (foto in basso): ufficialmente non sono comunicati problemi fisici e la giornata di sosta sarebbe stata già pianificata in fase di organizzazione del lavoro postnatalizio. La sosta di Rastelli lascia qualche dubbio di interpretazione sulla linea offensiva provata lungamente ieri dall'allenatore De Canio. È stata utilizzata la coppia offensiva Stellone-Floro Flores per la partitella e per le prove generali degli schemi da utilizzare a Como, ma non è detto che quella possa essere la scelta definitiva del tecnico, che ieri non poteva disporre dell'alternativa-Rastelli.