Tu sei qui: Economia e TurismoSuper Ercolano trascina la Cavese
Inserito da (admin), lunedì 12 novembre 2007 00:00:00
Una doppietta di Ercolano e la Cavese vince in rimonta. 2 reti negli ultimi 6 minuti, quella del 2-1 tra il 2° ed il 3° minuto di recupero. Gol del successo, quindi, all'ultimo sussulto. Minuto 47 della ripresa, Tarantino guadagna una punizione e la pennella al centro in maniera magistrale, in mezzo all'area svetta la testa del bomber, perfetto l'impatto e palla sotto la traversa. L'ariete già protagonista con il gol del pari al 39': break di Pierotti che ruba palla a Di Vicino, sfonda sulla destra e mette una gran palla al centro, perfetto il piatto vincente di Ercolano. Ribaltato il risultato con la Ternana, che era passata in vantaggio al 18' della ripresa con un gol di testa di Pedotti, da angolo di Di Vicino. Vittoria che per la Cavese vale doppio, perché conquistata contro una diretta concorrente, e classifica che consente un po' di respirare: adesso il calendario sulla carta è più agevole e, infilando un altro paio di risultati, si può definitivamente lasciare alle spalle la zona play out. Una squadra equilibrata adesso la Cavese lo è, diciamo pure una squadra vera, con un aiuto reciproco e giusta occupazione degli spazi nella fase difensiva. Però, quando si tratta di attaccare, la luce si accende ad intermittenza. Qualche fiammata improvvisa, ma poca continuità nella fase d'offesa, con i ritmi che vengono tenuti bassi.
Con una squadra come quella disegnata inizialmente da Ammazzalorso si regge bene l'urto avversario, ma è difficile fare male: un doppio mediano a protezione della difesa e 4 difensori che praticamente non spingono mai, le uniche soluzioni sono il lancio lungo per la sponda di Ercolano e le accelerazioni di Frezza e De Giorgio, esterni alti di centrocampo. C'è Giampaolo in mezzo alle due linee che dovrebbe assicurare qualità e genio, ma gli anni passano per tutti e l'ex anima del Pescara finisce spesso addirittura con il litigare con il pallone. Tra l'altro, le due chances più limpide del primo tempo capitano a lui: nella prima occasione (13') è giusto il movimento, Frezza lo pesca alla perfezione, ma il numero 10 perde troppo tempo e poi conclude sporco e lento sul palo; nella seconda è ancora Frezza a pescarlo, ma il suo colpo di testa è troppo centrale ed il portiere Ginestra lo alza in angolo. La Ternana mette solo una volta il muso avanti con pericolosità: al 24' Di Vicino verticalizza per Scandurra, bravissimo Criscuolo a restare in piedi fino all'ultimo ed a respingere di piede il tentativo dell'attaccante ternano.
Nella ripresa Grieco prende il posto di Giampaolo, poi entra anche Tarantino al posto di Frezza e la squadra diventa più offensiva. Ma è la Ternana a farsi minacciosa, Morello prova a giro, Criscuolo alza in angolo. Dalla bandierina Di Vicino (18'), spizzata di Danucci, mette dentro di testa Pedotti: fermi come statue di sale i difensori della Cavese. Poi va fuori anche Riccio, l'altra delusione del pomeriggio, ed entra Catalano per dare un po' d'ordine a centrocampo. Al 32' è suo il cross sul secondo palo, rimette in mezzo Tarantino, Ercolano da un passo mette fuori di testa. Al 38' una pennellata di Grieco, su punizione dal limite, sfiora il palo sul primo palo. Poi i due gol targati Ercolano: uno di testa, l'altro di piede. La Cavese vince e finalmente respira.
Ammazzalorso tace, silenzio polemico
Ammazzalorso non passa per la sala stampa, ufficialmente perché aveva un impegno subito dopo la partita. Ma la sua assenza, dopo una vittoria sofferta ed importante, è stata letta come un piccolo giallo. Un'assenza forse polemica, dopo che in settimana c'era stato qualche problemino con il gruppo giocatori in merito a qualche sua scelta. Qualche incomprensione si era verificata già dopo il pari di Novara. Ma le vittorie servono anche a riportare il sereno e questa contro la Ternana, in rimonta, avrà contribuire a stemperare lo stress e le tensioni. Ecco Tarantino, decisivo nell'azione del 2-1, perché si è guadagnato e poi ha calciato la punizione messa in gol da Ercolano: «Quando non riusciamo ad esprimere al meglio il nostro gioco, scatta il nostro orgoglio. Per vincere abbiamo tirato fuori la grinta dei giorni migliori e ce l'abbiamo fatta con merito». L'attaccante si tiene stretta la vittoria: «Questi 3 punti ci portano in una zona di classifica più tranquilla, adesso dobbiamo proseguire il nostro cammino. A Legnano bisogna andare concentrati per ottenere il massimo. Mi sento bene, credo di aver dato tutto anche quando parto dall'inizio, ma è chiaro che le scelte le fa l'allenatore. Complimenti ad Ercolano: è in grande forma».
Ercolano: «Io la gara non l'avrei disputata»
La Curva "Catello Mari", quella occupata dagli ultrà della Cavese, non ha tifato prima, durante e dopo la partita con la Ternana. L'unica deroga solo per l'eroe scomparso al quale è stata dedicata la Curva, Catello Mari. A lui è stato dedicato un lungo striscione. La nascita del nipotino Catello, il figlio del fratello Angelo, è stata salutata così dagli ultrà, mentre in campo il capitano della Cavese, Alberto Nocerino, ha offerto la maglia numero al 6 al papà di Catello, Giuseppe Mari. Poi qualche coro dalla curva per il leone. E più nulla. I primi 10 minuti in silenzio per solidarizzare con gli altri gruppi ultrà ed in segno di lutto. Poi si sono levati i cori "Celerino assassino" e "Libertà per gli ultrà" scanditi in momenti diversi, ma durante tutta la partita niente tifo e niente sostegno alla squadra, se non ovviamente l'esultanza al momento dei due gol. Giornata di protesta, quindi, quella degli ultrà della Cavese, in memoria dell'ultrà della Lazio rimasto ucciso.
Solidarietà che è arrivata anche dall'eroe della giornata, il match-winner dell'incontro, Sergio Ercolano: «Sono contento per la vittoria, ma in cuor mio c'è grande dolore per quello che è successo sull'autogrill di Arezzo. Se fosse dipeso da me, io la partita non l'avrei giocata. Oggi è come se avessi un lutto in casa. È una giornata particolare, questa, per il sottoscritto: anche se è il giorno del compleanno di mio figlio, non mi va di festeggiare. Non si sparano due colpi di pistola per una zuffa tra tifosi. Non si poteva sparare in aria?». Ercolano a fine partita è andato dai tifosi ed ha regalato loro la sua maglietta blù numero 7, rimanendo con la maglia intima, quella bianca: su c'era scritto "Curva A Napoli", quella occupata dagli ultrà del Napoli e dove si sono verificati i problemi maggiori con le Forze dell'Ordine. Insomma, il bomber della Cavese, nativo di Pianura, ha solidarizzato a parole e con i fatti, facendoselo scrivere sulla maglietta, con gli ultrà. Lui si è sempre professato sia tifoso della Cavese, ovviamente la squadra con cui gioca, sia del Napoli, la squadra della sua città e del suo cuore, che per anni ha seguito in Curva A al "San Paolo" con gli altri amici del suo quartiere e del suo gruppo ultrà. La sua mentalità che non ha avuto mai nessun problema a rendere pubblica.
Fonte: Il Portico
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