Salvaguardare la salute dei cittadini e rimettere in moto l'economia per salvare un settore, quello del turismo, letteralmente in ginocchio. Sono questi gli obiettivi su cui la Regione Campania è al lavoro, come afferma l'assessore al Turismo Corrado Matera, intervistato da Erika Noschese per "L'Ora di Cronache" oggi in edicola.

«Stiamo cercando di definire insieme al governo - ha detto - una strategia complessiva. E' chiaro che il turismo va affrontato nella sua interezza, per cui stiamo interloquendo quotidianamente con il ministero per cercare di affrontare i diversi problemi che ci sono stati sottoposti dalle varie associazioni di categoria».

«La questione del turismo, è chiaro, non si risolve in 24 ore perciò è necessario definire una strategia e cercare di capire in che modo poter ripartire. In virtù del lavoro fatto, nel momento in cui si definisce una strategia complessiva che parte da regole certe e da ragionamenti che vanno ad azioni mirate, sono convinto che possiamo uscire da questo brutto momento», ha affermato.

Quindi, un commento sul plexiglass in spiaggia per "salvare" l'estate. «Se dovesse essere necessario è un conto, se invece ci sono situazioni alternative è un altro. In queste ore, stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore che garantisca la salute dei cittadini. Tutto quello che si fa viene confrontato anche da tecnici che suggeriscono le soluzioni migliori per raggiungere entrambi gli obiettivi».

«Noi abbiamo un obiettivo: guardare la situazione generale, evitare che tutto possa precipitare ma, nello stesso tempo, creare una condizione per mettere in moto l'economia. La cosa peggiore che può succedere è che si mette in campo un'azione e dopo pochi mesi siamo punto e a capo», ha detto.

Riguardo alla Costiera Amalfitana, che vive di turismo internazionale, la situazione è abbastanza delicata, «ci sono difficoltà per entrare ed uscire, non solo nel nostro Paese. Il problema è che oggi dobbiamo ragionare azioni soprattutto per quanto riguarda il discorso dell'Italia, il turismo di prossimità, per quello che è praticabile».

«Per come oggi è la situazione, noi non abbiamo la certezza che - casomai dovessimo uscirne - gli altri Paesi permetteranno ai cittadini di spostarsi, per cui è chiaro che l'evoluzione delle cose in Costiera Amalfitana, a Capri, a Sorrento - che sono aree a turismo maturo che si sono caratterizzate per la grande capacità, qualità e professionalità e che hanno dato forza alla Campania anche sul turismo straniero - è una cosa che ad oggi non possiamo ancora prevedere», ha detto l'assessore regionale.

«Dopo aver gestito l'emergenza, c'è la fase due, estremamente delicata perché da un lato dobbiamo contenere e dall'altro dobbiamo far ripartire l'economia e si sta lavorando proprio su questo. Trovare la soluzione che dà più certezze, che ci permette di ripartire evitarndo che tutto possa crollare, è vitale perché ci sono zone, come la Costiera Amalfitana in cui il turismo è centrale; non è solo l'albergo, ma tutta la filiera collegata all'arrivo del turista ed è un ragionamento complessivo che va fatto. In alcuni casi, un intervento mirato su qualcosa avrebbe potuto risolvere il problema ma il caso nostro merita un'attenzione più approfondita», ha chiosato.