Questa Cavese non finisce mai di stupire. Troppo imbarazzante per essere vera nel primo tempo, prepotente ed indomabile nel secondo. La rimonta da 0-3 a 3-3 sul Noto, e con un uomo in meno, ha del miracoloso per la squadra di Francesco Chietti, che ha avuto il merito di indovinare i cambi. E c’è stato chi a fine partita ha rievocato un’altra rimonta completata dalla Cavese 23 anni fa: con un’altra siciliana, l’Enna, finì sul 3-3 (si era in serie C2). C’è la Rai a trasmettere in diretta Cavese-Noto, ma gli ultras di casa, che entrano allo stadio solo al 10’, non approvano: lo striscione comparso in Curva lo testimonia. In quei primi 10 minuti la Cavese va sotto.

Passano 6 giri di lancette ed i difensori, in particolare Parisi, si lasciano cogliere impreparati quando l’ex Sapri Salese lancia Saani in profondità: il centravanti fa passare palla davanti al numero 5 metelliano e realizza l’1-0 del Noto. La Cavese cerca di reagire immediatamente ed all’11’ Cosmo Palumbo crossa in mezzo per Kabangu, che coglie il palo esterno. Il Noto è concentratissimo e molto determinato, mentre la Cavese incontra difficoltà a trovare gli spazi per proporre gioco. Dopo circa 20 minuti Chietti perde Rinaldi per problemi muscolari ed allora arriva Viviano, fresco di tesseramento, a cercare di rilevare i compiti del regista. Al 28’, però, la Cavese combina la frittata: Saani entra in area, dove viene sbilanciato da Parisi, e l’arbitro Volpi di Arezzo concede il rigore, espellendo il difensore. Dagli 11 metri Salese è freddissimo a realizzare il raddoppio. Al 38’ il Noto riesce a segnare anche il terzo gol con Allegretti, il quale, su rilancio dalle retrovie, approfitta di una dormita di due difensori della Cavese ed infila in rete.

Nel secondo tempo Chietti propone subito Luigi Palumbo e Lamberti sulle fasce, in sostituzione di Manna e Pisani, e la fisionomia della Cavese si fa più offensiva. De Rosa riesce all’11’ a realizzare il gol che permette alla Cavese di crederci: Scordino non trattiene il tiro cross velenoso del capitano. 2 minuti dopo i biancoblù protestano per un salvataggio con la mano di Sgambato sul tiro di Cosmo Palumbo, ma al 29’ realizzano il secondo gol su azione d’angolo: miracolo di Scordino sul colpo di testa di Manzi e conclusione facile dello stesso Palumbo. Noto vicino al gol del ko con due traverse colte da D’Angelo e da Corsino, ma la Cavese, sempre con un uomo in meno, al 35’ si procura un calcio di rigore per fallo dello stesso Corsino su Luigi Palumbo. Potrebbe essere il pareggio, invece Claudio De Rosa si fa respingere il tiro da Scordino. I biancoblù, però, non si abbattono ed al 41’, al termine di una prolungatissima azione, ottengono il rocambolesco 3-3 con Lamberti: il tiro del cursore di sinistra è leggermente deviato da Sgambato e per Scordino non c’è nulla da fare. Rimonta epica per la Cavese, che conserva così la terza piazza (sia pure in condominio con la Gioiese, corsara a Rende) e l’imbattibilità interna.

Chietti: «Un pari che vale 3 punti»

Indovinando i cambi di Luigi Palumbo e Lamberti per Manna e Pisani, Francesco Chietti ha dimostrato le sue qualità da allenatore. «Acciuffare questo risultato è come una vittoria - ammette Chietti - Questa era una partita in cui dovevamo prendere i tre punti, ma nel calcio bisogna essere sempre umili e lottare. Il match è arrivato al termine di una settimana “particolare”, soprattutto per le voci secondo cui il Noto non si sarebbe presentato qui a Cava. Per questo probabilmente all’inizio la squadra si è un po’ “specchiata”. Nel calcio la psicologia è tutto e può capitare che i giocatori scendano in campo troppo sicuri di loro stessi. Abbiamo rischiato anche di incassare qualche altro gol, ma ai ragazzi ho detto nell’intervallo che avrei voluto comunque tentare di recuperare il risultato. Quando la mia squadra è concentrata in ogni suo elemento e mette in campo l’agonismo, si possono fare grandi cose. Quando invece viene a mancare questa caratteristica, possiamo diventare molto vulnerabili».

L’emozione di Lamberti: «Ho tirato senza pensarci»

Per un “under” non è semplice entrare in partita, ma Lamberti ci è riuscito. Cursore di fascia sinistra, all’occorrenza anche di fascia destra, è il terzo classe ’95 a segnare nella gestione Chietti: prima di lui c’erano riusciti Desiderio e Pisani. Sul cross di De Rosa ribattuto dalla difesa del Noto, il giovanissimo non ci ha pensato su ed ha tirato in porta, trovando anche una deviazione alleata. «Non ci credevo neanche io di essere riuscito a segnare. Sono corsi tutti i compagni ad abbracciarmi ed ho provato una grande emozione - racconta Lamberti - Quando il mister mi ha mandato in campo, mi ha detto “entra e fa’ bene”. Credo di aver giocato bene ed ho segnato, quindi sono andato verso di lui per ringraziarlo». Di ruolo Lamberti è un difensore, ma ha giocato anche da centrocampista centrale o esterno. «Se il mister mi dice di giocare in un ruolo, lo faccio e cerco di dare il massimo. Quanto al gol, ho tirato e basta, senza pensarci. Mi è andata bene».

Orlando Savarese