Tu sei qui: Eventi e SpettacoliNegli aghi di pino di Antonio Schiavo una vita di sogni e ricordi
Inserito da (admin), sabato 26 gennaio 2019 07:58:43
di Miriam Bella
A chi non capita di avere qualcosa, qualche pensiero che, pur senza un motivo apparente, non riesce a lasciar andare?
Un'idea che ci accompagna, magari una piccola ossessione, che crediamo di averla messa da parte, fin quando un odore, un'immagine o un suono non fanno sì che torni a galla più nitida di come l'avevamo lasciata.
A tormentare la mente di Ettore Baldi, protagonista di "Aghi di pino" (Guida Editore Napoli), il secondo romanzo di Antonio Schiavo, sono dei numeri e non dei numeri a caso.
Ettore da che ha memoria, infatti, conosce la data della propria morte o, almeno, di ciò è convinto, per motivi legati ai miti della Grecia, di cui è appassionato, e perciò vive con la spensieratezza di chi sa che, fino a "quel" giorno, nulla potrà accadergli.
Antonio, sessantunenne ravellese trapiantato in Toscana, ci parla di lui, essere umano con vizi e virtù, senza la presunzione di voler dare giudizi morali.
L'autore, con una prosa gradevole e a tratti ironica, racconta di un uomo giunto ormai alla maturità, che si trova a dover fare i conti con ciò che ha fatto e ciò che invece avrebbe dovuto fare; un uomo che di fronte all'approssimarsi del giorno della sua morte - quello che presume tale - si vede passare dinanzi l'intera esistenza: l'infanzia al paese, un padre troppo assente per lavoro, un amore eterno durato il tempo di una vacanza, fino alla famiglia che è riuscito a costruirsi, sua moglie, le sue figlie, il suo cane.
Ettore aveva pensato innumerevoli volte a come sarebbe stato avvicinarsi alla fine, eppure, accade qualcosa che mai avrebbe potuto programmare e per cui non si sente pronto, perché a cose simili nessuno, in verità, lo è mai.
Forse la data che gli gira in testa da quando era bambino non era sua, non era destinata a lui, ma a quanto aveva di più caro.
Antonio Schiavo prende per mano il lettore e lo accompagna con delicatezza, ma senza mezzi termini, in una sala rianimazione, accanto a un letto troppo grande per una bambina, la figlia minore di casa Baldi.
Un romanzo che ti resta, nel senso che ti lascia addosso qualcosa di sottile, come gli aghi di pino di cui porta il nome, che una volta sparsi non riesci più a trovarli tutti e ce ne sarà sempre qualcuno che verrà fuori, impunemente, quando meno te lo aspetti.
Come un buon caffè preso al risveglio, di cui per tutta la mattina il sapore ti rimane in bocca.
Il libro è prenotabile presso tutte le librerie e, online, sui maggiori store editoriali: Amazon, IBS, La Feltrinelli o direttamente alla Casa Editrice al link:http://www.guidaeditori.it/aghi-di-pino.html.
Parte del ricavato sarà devoluta per l'acquisto di materiale didattico per i bambini in situazione di disagio economico.
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Fonte: Il Vescovado
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