Mancano nove giorni al Natale e Ravello è l'unico dei paesi della Costa d'Amalfi a non aver diffuso la propria programmazione degli eventi natalizi. Una vera e propria contraddizione per la Città della Musica che vive di turismo e che nel periodo di Capodanno, puntuale, registra un buon numero di presenze.

«Il nostro programma è pronto già da giorni - ci ha detto ieri il sindaco Paolo Vuilleumier - stiamo aspettando di inserire gli eventi a cura della Fondazione Ravello». Si tratta del Gran concerto di Capodanno all'Auditorium con l'Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli annunciato ieri, nel corso del Tg3 Campania, dal presidente Sebastiano Maffettone.

E sono tanti i cittadini adirati per i ritardi nell'uscita del programma, in considerazione del fatto che il Natale, a Ravello, è il momento in cui la comunità si riunisce nella condivisione degli appuntamenti finanziati dal Comune.

In passato, dal 2006 al 2010, con l'amministrazione Imperato, l'idea del Teatro Tenda allestito nell'area del parcheggio di piazza Vescovado si era rivelata vincente, capace di aggregare gran parte del paese con spettacoli gratuiti per tutta la famiglia, nonostante le critiche sterili dell'allora opposizione - l'attuale guida del paese - che ancora non ha reso nota la programmazione che si attende di conoscere.

Imbarazzo anche da parte degli albergatori e dei gestori di strutture extralberghiere alla domanda, da parte di clienti che hanno prenotato per il Capodanno a Ravello, circa il palinsesto degli eventi programmati.

Vengono così fornite informazioni sugli appuntamenti dei comuni limitrofi: tra i più gettonati gli spettacoli di Federico Salvatore, Simone Schettino e Peppe Barra alla tensostruttura di Scala.

Intanto per le sole luminarie che adornano il meraviglio albero di Piazza Vescovado e del centro storico (e non ancora del tutto le periferie) il Comune di Ravello ha programmato una spesa di ben 33.712 euro, di cui 22mila per le sole luminarie e 11.712 per i tre arredi a led della piazza (Babbo Natale, slitta e la leccornia).

Foto: A. Amato