Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello Concert Society, torna il mandolino all'Annunziata
Inserito da (redazionelda), lunedì 8 luglio 2019 10:53:22
Dopo l'apprezzato concerto della violoncellista Martina Biondi di giovedì 4 (nella foto) che ha fatto registrare ancora una volta il tutto esaurito, stasera, lunedì 8 luglio, ritorna il mandolino all'Annunziata, stavolta con l'accompagnamento della chitarra.
In scena il virtuoso mandolinista molisano Tiziano Palladino e il chitarrista abruzzese Davide Di Ienno. Il programma proposto dal duo offre una carrellata di musica barocca, attraverso gli adattamenti per mandolino e chitarra di brani dei più prestigiosi rappresentanti di tale scuola.
Si comincia con Antonio Vivaldi, con l'adattamento della sonata per violino op. 2 n. 12 per passare poi alla sonata Op. 5 n. 8 di Arcangelo Corelli. Il momento centrale del concerto è poi rappresentato da due composizioni di Johan Sebastian Bach. La prima è il Concerto nach italienischen Gusto (Concerto in stile italiano) in fa maggiore, BWV 971 (originariamente composto per clavicembalo) in cui il riferimento allo stile "italiano" appare sicuramente comprensibile per chi, come Bach, aveva familiarizzato fin dagli anni della giovinezza con i lavori di Vivaldi, Albinoni, Marcello. E il Concerto BWV 971 è una sorta di sintesi delle maniere e degli stilemi italianizzanti, ripensati naturalmente dal maestro di Lipsia in maniera del tutto personale.
Il secondo brano di Bach che il duo Palladino-Di Ienno proporrà è il Concerto n. 3 in re minore BWV 974 (Arrangiamento per clavicembalo solo del concerto per oboe in re minore di Alessandro Marcello) in versione mandolino e chitarra. Non poteva mancare poi un brano di Domenico Scarlatti - la sonata per mandolino K 89 - nella panoramica sulla musica barocca in programma lunedì 8 luglio.
La conclusione del concerto è affidata alla sonata per mandolino in re maggiore di Giovan Battista Gervasio, musicista napoletano della prima generazione di virtuosi-mandolinisti del XVIII secolo.
Sarà il pianista Armando Saielli il protagonista del concerto in programma giovedì 11 luglio al complesso monumentale dell' Annunziata.
La serata principierà con la sonata di Ludwig van Beethoven op. 27 n. 2. Dedicata a Giulietta Guicciardi, la sonata ebbe il sottotitolo "Al chiaro di luna", dal musicologo tedesco Ludwig Rellstab che vide nel suo famosissimo primo tempo il riflesso del chiarore della luna sul lago dei Quattro Cantoni. Dal canto suo Beethoven aveva dato all'opera 27 un sottotitolo che diceva molto di più sul piano musicale: "sonata quasi una fantasia", intendendo così il superamento dello schema della forma sonata e l'adozione di una maggiore e imprevedibile libertà formale e strutturale.
Anche Saielli ci farà poi assaporare alcuni brani della musica barocca proponendo delle trascrizioni curate dal direttore artistico della Ravello Concert Society, Antonio Porpora Anastasio, di brani di Baldassare Galuppi e di Johan Sebastian Bach. In particolare del musicista tedesco Saielli propone la Gavotte dalla Suite in sol minore BWV 995.
Finale di serata dedicata a Robert Schumann. Vi fu sempre un intreccio strettissimo tra letteratura e musica nell'attività creativa di Schumann, e questo è chiaramente evidente anche nella composizione Kreisleriana op. 16. Lo stesso autore ebbe a dire «Di tutte le composizioni degli anni attorno al 1838, Kreisleriana mi è la più cara. Il titolo non può esser compreso che dai tedeschi. Kreisler è un personaggio creato da Hoffmann, è un maestro di cappella strano, esaltato, spirituale.." Ed è proprio il carattere tormentato e geniale del musicista immaginario inventato da Hoffmann, quel che particolarmente affascinò Schumann e con il quale si trovava in perfetta sintonia. In definitiva, la Kreisleriana può esser intesa come l'autoritratto musicale di Schumann.
In chiusura troviamo l'Arabeske op. 18. Spesso considerata composizione "minore", essa è invece uno dei brani nei quali è possibile cogliere più a fondo la particolarità e l'originalità dell'ispirazione di Schumann: non a caso il titolo si riferisce all'arabesco, la decorazione libera, fantasiosa ed impalpabile.
Il calendario della stagione 2019-2020 è disponibile su www.ravelloarts.org
Fonte: Il Vescovado
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