Tu sei qui: Eventi e SpettacoliSabato 26 e domenica 27 marzo a Sorrento due siti eccezionalmente aperti per le Giornate FAI di Primavera
Inserito da (Redazione LdA), venerdì 25 marzo 2022 12:19:24
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Le Giornate FAI quest'anno compiono "trenta primavere": dal 1992 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti "Apprendisti Ciceroni". Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un'opera d'arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l'accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l'iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell'evento.
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell'Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d'arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall'impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia "cultura della natura".
Nessuna apertura in Costiera Amalfitana, ma due siti saranno aperti eccezionalmente nella vicina Sorrento.
Villa Cortchacow
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
Situato in una splendida posizione in cima al costone tufaceo che si affaccia sul Golfo di Napoli, Villa Cortchacow è uno dei gioielli più prestigiosi della penisola sorrentina, meta prediletta sul finire del XVIII secolo di personaggi potenti, illustri stranieri e di tutta la nobiltà napoletana. Attualmente annessa al complesso alberghiero "Hotel Parco dei Principi", venne fatta costruire nel 1792 dal conte di Siracusa Paolo Leopoldo di Borbone in stile neorinascimentale, con sontuosi saloni, scalinate di grande valore artistico e magnifiche stanze affacciate sul mare. Alla sua morte la villa fu abbandonata, quindi venduta nel 1885 ai principi russi Cortchacow, che la ristrutturarono con grande cura, commissionando a Filippo Palizzi (1819-1899) il celebre pavimento del salone con decoro trompe-l'œil. La principessa dedicò particolare attenzione anche al parco che circondava la villa, arricchendolo con numerose specie botaniche, ove insieme alle piante tipiche della macchia mediterranea, si trova una grande varietà di specie esotiche, come un cedro del libano secolare e alcuni esemplari di Ginkgo biloba.
Bagni della Regina Giovanna
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
I Bagni della Regina Giovanna sorgono in posizione isolata sul promontorio di Punta del Capo di Sorrento, confinanti sulla costa con l'Area Marina Protetta di Punta Campanella. Raggiungibili mediante una piacevole passeggiata, sono un'oasi costituita da una piscina naturale racchiusa tra la spiaggia rocciosa e le scogliere calcaree, e ospitano uno dei siti archeologici più importanti della penisola. Il nome, secondo la leggenda, proviene dalla Regina Giovanna D'Angiò, sovrana di Napoli, che tra il 1371 ed il 1435 si racconta soggiornasse in questo luogo per periodi più o meno lunghi, intrattenendosi in queste acque in compagnia dei suoi giovani amanti. Guardando ai tempi più remoti, emergono tra i tesori dell'area i resti di un'antica villa romana del I sec. a.C., il cui nome era "Villa Pollio Felice", di circa trentamila metri quadri e divisa in due parti: la domus marittima e la pars rustica, destinata alle attività agricole. Oggi i resti della struttura sono oggetto di studio da parte degli archeologi dell'Istituto Winckelmann - Humboldt dell'Universität zu Berlin. L'apertura nelle Giornate FAI prevede, oltre alla visita guidata attraverso il percorso consueto, la scoperta di alcuni ambienti eccezionali, normalmente non fruibili.
Fonte: Il Vescovado
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