Tu sei qui: Eventi e Spettacoli"Tramonti da vivere": per l'estate cinque grandi appuntamenti con la tradizione enogastronomica
Inserito da (redazionelda), lunedì 30 luglio 2018 17:00:00
Anche quest'anno, a Tramonti, torna l'itinerario di emozioni attraverso i colori e i sapori delle tredici borgate, a cominciare dal paniere enogastronomico: i vini doc realizzati dalle uve del vitigno centenario Tintore, il Fior di Latte che ha reso celebre la pizza in onore della Regina Margherita, il pomodoro Fiascone dedicato a Re Umberto e l'oro giallo della Costiera Amalfitana, il limone Sfusato.
«Si rinnova l'appuntamento con il gusto e con le tradizioni - ha dichiarato l'assessore agli Eventi Assunta Siani -. Anche quest'anno abbiamo puntato sulla qualità, sia dei sapori che dei saperi, per poter accogliere egregiamente gli avventori e far vivere loro un'esperienza pregnante ed emozionale. Il mio plauso va all'intera macchina organizzativa - l'amministrazione Giordano, le associazioni, i circoli, le aziende e le strutture ricettive - che lavora con impegno e costanza durante tutto l'anno, curando l'immagine di Tramonti e facendone una meta amata ed ambita sia per i cittadini che per i numerosi turisti. Sono sicura che insieme, lavorando così, andremo lontano».
Limoni e Costiera Amalfitana: un accostamento quasi scontato, una connessione vecchia quanto la notte dei tempi, un abbinamento di sicuro successo. E proprio da questo abbinamento che a Pucara di Tramonti il 28 e 29 Luglio 2018 si è rinnovato il ‘Festival del Limone', una rivisitazione in chiave moderna della più famosa e tradizionale vecchia Sagra del Limone. Sono stati i figli e i nipoti di quei protagonisti di oltre 20 anni fa a proporre questi due giorni in cui è stato celebrato l'oro giallo della Costa d'Amalfi, lo Sfusato Amalfitano, coltivato a queste latitudini in impervi terrazzamenti rubati alle colline e alle rocce, e restituiti agli agricoltori. Nella storica cornice della frazione di Pucara, una delle tredici del polmone verde della Costa, dove nacque, grazie alle suore, il famoso rosolio Concerto, si è sviluppato con successo il percorso eno-gastronomico, caratterizzato dai tipici prodotti locali tramontani e legati a doppio filo al limone, con la presenza di eccellenze del territorio. La musica live, il Monastero di SS. Giuseppe e Teresa, la chiesa di Sant'Erasmo col suo piazzale e lo stretto vicoletto che collega i due luoghi religiosi, hanno provveduto a fornire al percorso un fascino antico e di altri tempi.
L'evento clou del periodo estivo è una vetrina di tipicità per quei palati raffinati capaci di risvegliare il desiderio sopito delle cose buone. Manifestazione promossa nell'ambito delle iniziative dell'Associazione "Città del Vino", a cui questo Comune è associato. Protagonisti assoluti, ancora una volta, i vini doc Costa d'Amalfi, la cui degustazione avviene nella splendida Casa del Gusto. Una location d'eccezione, una vetrina per i nettari prodotti da quelle gemme a bacche bianche e rosse coltivati tra i terrazzamenti scavati lungo i fianchi delle rocce. Alla manifestazione è sempre associato un convegno a tema eno-gastronomico, momento di studio e valorizzazione di tradizione e cultura del territorio. Quest'anno il tema è: "La biodiversità della viticoltura eroica, tra sperimentazione e riscoperta del paniere tradizionale". L'evento richiama numerosi turisti per il tocco di classe e per il gusto con il quale viene organizzato. Serata di stelle cadenti e di sapore con le tipicità del territorio realizzate dalle aziende agricole (insaccati, Fiordilatte e formaggi ovi-caprini) dai ristoranti, dalle pasticcerie e dagli artigiani di Tramonti.
Un evento che esalta il Tintore, una varietà di uve che si trova solo in queste terre. Il vento di tramontana che soffia sui terrazzamenti che si affacciano sulla Costiera Amalfitana, l'influenza del mare, unita all'altezza della montagna, ha dato vita a queste viti inimitabili. Tramonti continua a mantenere in vita antiche usanze e antichi mestieri come la lavorazione dei formaggi e delle ceste di vimini, oltre alla coltivazione dei suoi vitigni ultracentenari che si dipanano con fitte trame su pergolati retti da impalcature fatte con pali di castagno. Un'autentica rarità nel panorama viticolo internazionale, ma anche l'eredità della metodologia che si utilizzava migliaia di anni fa con gli etruschi che popolavano questa zona. Degli antichi vitigni, che hanno fatto la storia e la fortuna dei vini della sottozona Doc di Tramonti, molti risultano essere ancora produttivi e per giunta su piede franco. Si tratta di uve strettamente legate al territorio e in qualche caso esclusive dell'entroterra amalfitano come il Tintore, la cui produzione si concentra soprattutto nella borgata di Gete. A fare da cornice l'incanto dei luoghi con la Cappella Rupestre, mentre l'atmosfera è garantita dal suono delle tammorre.
A Tramonti la filiera del latte vaccino segue ancora i metodi tradizionali. A cominciare dalla produzione di fior di latte e caciocavalli, tutti rigorosamente fatti a mano. E su quella che un tempo era l'attività più diffusa - circa 30 caseifici - c'è una curiosità storica che conduce direttamente alla pizza, offerta alla Regina Margherita da Don Raffaele Esposito, il quale sostituì il formaggio proprio con il Fior di Latte tramontano. Scovare oggi gli ultimi casari in questo immenso cuore verde della Costiera Amalfitana non è impresa facile, perché i loro piccoli laboratori sono per lo più nascosti tra grappoli di case che si arrampicano lungo le colline. Ed è per questo che l'iniziativa si propone di mettere in vetrina un prodotto di nicchia per invitare buongustai e turisti a inoltrarsi tra sterrati e piccole arterie interpoderali e dar vita al gioco della conquista dei sapori con una singolare "Caccia al Casaro".
Attraverso la manifestazione "Borgo da favola" si vuole recuperare e riproporre il mondo della fantasia e dei giochi del passato come vissuto da bambini e adolescenti, in particolare della nostra civiltà rurale e meridionale. La tecnologia è importante per la nostra vita, ma la fantasia e la creatività devono avere sempre il loro spazio, nell'età dell'infanzia e dell'adolescenza. Il gioco deve essere momento di aggregazione e non di isolamento. "Borgo da favola" vuole essere, nel contempo, anche riscoperta di luoghi e di siti di arte, storia e cultura. La borgata di Figlino conserva ancora intatti nuclei abitati del passato. Domina su tutto la Chiesa di S. Pietro Apostolo arricchita da stucchi della scuola del Vaccari e da un pavimento decorativo di maioliche di Capodimonte risalente al ‘700. Il percorso proposto è attraverso tutti questi siti della borgata che lasciano vivere lo spirito e la vita di un tempo. L'iniziativa promuove e valorizza le tradizioni e la cultura della nostra civiltà, riscoprendone i momenti ludici e ricreativi, nella loro semplicità e nella loro valenza sociale e culturale. Quest'anno la festa sarà incentrata sulla figura di Cenerentola che scaraventerà tutti i visitatori, grandi e piccini, in un mondo da favola.
Fonte: Il Vescovado
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