Sembra passato un secolo da quel Sanremo 2012 quando Belen Rodriguez scese le scale dell'Ariston evidenziando un piccolo tatuaggio di una farfallina facendo immaginare la mancanza di indumenti intimi. In realtà in quell'occasione l'intimo 'tecnico' c'era ed era ben nascosto, quasi invisibile. [caption] La farfallina di Belen Rodriguez[/caption] Giulia Salemi e Dayane Mello, invece, sono andate ben oltre l'appariscente Rodriguez, sensuali, indolenti a tratti arrabbiate ma soprattutto senza biancheria intima. Una formula riuscita visto che tutti i giornali ed i blog, compresi noi, oggi parliamo del red carpet di Venezia. In pratica siamo passati dal sexy 'vedo non vedo' al sensuale e più pragmatico 'vedo e basta' che all'immaginazione non lascia più nulla. A Venezia, l’ex concorrente di Pechino Express (Giulia Salemi) e la conturbante modella brasiliana vista volteggiare a Ballando con le stelle (Dayane Mello), non sono passate inosservate. A portarle sul red carpet l'ultimo lavoro di Paolo Sorrentino, The Young Pope, una fiction che tratta la storia di Papa Pio XI. Un look estremo che qualcuno ha definito anche poco elegante criticando sui social, come Nina Moric, le due splendide fanciulle che indossavano abiti firmati dal designer Matteo Evandro Manzini. Polemiche a parte, la sfilata sul red carpet e gli abiti succinti sono da sempre stati utilizzati per far parlare del Festival amplificando il ritorno mediatico, operazione che definiremmo perfettamente riuscita alle due bellissime attrici. Lo stilista ha spiegato che l'intento era proprio quello di suscitare emozioni forte e che i suoi capi, ispirati agli anni '70, fanno parte della collezione primavera / estate 2017. Le dirette interessate hanno sdrammatizzato con ironia. Dayane Mello ha dichiarato: 'Quando sei su un tappeto rosso diventi una principessa e alle principesse nessuno si è mai permesso di dire come dovrebbero vestirsi o svestirsi...' Più incisiva e diretta invece la Salemi che su Facebook ha scritto: 'Quelli che mi conoscono sanno che non ha mai dato prove particolari di esibizionismo. Io sono venuta a Venezia perché sono stata richiesta per quel Red Carpet e per supportare il mio amico stilista indossando una delle sue creazioni; Per alcuni mi rendo conto che potremmo avere esagerato e che la passerella invece che gioiosa può essere risultata volgare ma per molti no. Mi scuso con quelli che sono rimasti colpiti negativamente da questa passerella. E accetto tutte le critiche COSTRUTTIVE ma questa è la mia vita’.