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Le Sfogliatelle Santa Rosa, dolci, fragranti, gustose e dalla forma suggestiva, nate in convento ma famose nel mondo

Inserito da (admin), martedì 10 ottobre 2017 08:51:28

L’originale idea di creare le deliziose e dolci Sfogliatelle, che risale ai primi anni del Settecento, venne per la prima volta alle suore domenicane che soggiornavano nel maestoso e austero Monastero Santa Rosa di Conca dei Marini, piccolo paese della Costiera Amalfitana. Proprio qui, in questo meraviglioso angolo di mondo, nacquero le celebri Sfogliatelle Santa Rosa, frutto dell’inventiva e dell’abilità delle monache che vollero poi battezzare la loro dolce invenzione con il nome, appunto, del monastero, che oggi ospita un raffinato Hotel&Spa. [caption] Monastero Santa Rosa Hotel & SPA[/caption] Intente a manipolare farina, zucchero e latte, le suore crearono un saporitissimo dolce dalla fragranza e gusto incomparabili e vollero dargli un aspetto particolare che ricorda il cappuccio monacale o una conchiglia, quasi a evocare gli elementi più rappresentativi del luogo: il convento e il mare. Le monache erano solite preparare il pane occorrente ai bisogni della comunità con cadenza quindicinale. Un giorno, poiché era rimasto inutilizzato un piccolo quantitativo di impasto lievitato, invece di disfarsene provarono ad aggiungervi sugna, zucchero (ingredienti di cui abbondavano le loro dispense) e un bicchiere di vino bianco San Nicola, di loro produzione e gelosamente conservato nelle fresche cantine del monastero. Dopo aver accuratamente spianato l’impasto, lo divisero in due larghe "pettole" (dischi d’impasto) aventi il diametro di una normale pizza napoletana. Al centro di una di esse posero del "bianco mangiare" (una sorta di crema fatta unicamente con semola di farina, latte e zucchero), alcuni pezzetti di frutta secca (soprattutto pere e albicocche, che producevano in abbondanza nei loro orti lussureggianti e che nelle caldi estati provvedevano ad essiccare con amorosa cura sui luminosi terrazzi), alcuni frammenti tostati di nocciole (anch’esse provenienti dal proprio noccioleto) e, come grazioso tocco finale, una o due amarene sciroppate (della cui conservazione erano inimitabili maestre). Coperto il tutto con l’altra "pettola" e modellato a mano l’impasto per dargli la caratteristica forma di conchiglia o di cappuccio monacale, il dolce fu finalmente infilato nel forno ancora caldo. [caption] La bellezza del Monastero dopo il restauro[/caption] Grande fu la sorpresa delle suore quando, tirandolo fuori ben cotto dal forno, avvertirono un profumo inebriante, che si sparse in un attimo nell’intero monastero. Apprezzatane la gustosa fragranza, fecero grande festa, esse stesse per prime ammirate dalla bontà dell’invenzione, ma mai immaginando quale gustosissimo "miracolo dolciario" fossero riuscite a realizzare. Data l’unicità e la squisitezza delle Sfogliatelle, provvidero a produrne in quantità sempre maggiori, inviandole anche in assaggio ai notabili del paese e alla più importanti famiglie di Napoli e dei centri costieri. La fama si diffuse nell’intera regione e la Madre Superiora ebbe allora un’idea geniale. Stabilì che le Sfogliatelle fossero distribuite gratuitamente a tutti i cittadini mediante "la ruota lignea" in un giorno particolarmente caro al Monastero: quello della protettrice Santa Rosa da Lima, che cade in agosto e che ancor oggi viene festeggiata. Nel corso dei secoli le Sfogliatelle Santa Rosa hanno subito qualche lieve ma importante ritocco nel dosaggio degli ingredienti e nella modellazione della forma, fino ad arrivare al gusto e all’aspetto attuali: ne rimangono tuttavia intatte ancor oggi, ed anzi esaltate, la fragranza e la squisitezza originarie. Gli ospiti del Monastero Santa Rosa Hotel&Spa le possono gustare ogni mattina con la prima colazione, con sottofondo di arpa.

Fonte: Booble

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