Tu sei qui: Flusso di CoscienzaEconomia. La necessità di misure fiscali/contributive stabili: il monito di Carlo Cinque sui rischi delle politiche temporanee
Inserito da (Admin), domenica 11 agosto 2024 08:57:18
Il dibattito sulle politiche fiscali in Italia si è intensificato in seguito alle dichiarazioni del Viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, che ha annunciato nuovi sgravi fiscali per i redditi compresi tra 35 e 50 mila euro. Tali misure, riportate in un articolo di Mario Sensini pubblicato sul Corriere della Sera del 10 agosto, sono concepite per alleggerire il carico fiscale sul ceto medio, rappresentando un intervento cruciale in un contesto economico in cui questa fascia di popolazione si trova a dover affrontare crescenti difficoltà.
Tuttavia, l'imprenditore turistico positanese Carlo Cinque, noto per il suo contributo nel settore turistico, ha voluto esprimere il proprio punto di vista su tali politiche, richiamando l'attenzione su alcuni aspetti critici. Cinque prende spunto proprio dall'articolo di Sensini per riflettere su come questi interventi fiscali non possano più essere concepiti come misure temporanee, destinate a essere rifinanziate anno per anno. "È necessario che diventino strutturali e permanenti," afferma Cinque, "evitando di trasformarli in strumenti elettorali o in provvedimenti destinati a decadere nel breve termine." Secondo l'economista, la continuità delle politiche fiscali è essenziale per garantire un impatto reale e significativo sulle tasche dei lavoratori, offrendo stabilità anche in caso di cambiamenti di governo.
Cinque evidenzia l'importanza di dare maggiore dignità al rapporto tra datore di lavoro e lavoratore, un rapporto che deve essere basato su trasparenza e rispetto. Il gravoso ruolo di sostituto d'imposta che i datori di lavoro svolgono per conto dello Stato, spesso sottovalutato, deve essere riconosciuto e supportato da politiche chiare e stabili. In particolare, Cinque pone l'accento sulla necessità che i tagli al cuneo fiscale non siano solo fiscali, ma anche contributivi, per offrire un sollievo economico duraturo a lavoratori e imprese.
"Quando si discute della riduzione del cuneo fiscale," continua Cinque, "è fondamentale che i lavoratori possano contare su un taglio effettivo e duraturo, non su una misura temporanea destinata a decadere dopo uno o due anni." La critica principale riguarda infatti la precarietà di misure che, se non pensate per durare, rischiano di creare solo una breve illusione di sollievo economico. "Le misure temporanee non solo generano incertezza," aggiunge, "ma rischiano anche di minare la fiducia nel sistema economico e fiscale del Paese."
Cinque lancia poi un monito contro l'uso strumentale degli interventi fiscali a fini elettorali, definendoli "tangenti elettorali" quando presentati come soluzioni temporanee legate a scadenze ravvicinate. "Questi provvedimenti devono essere pensati e realizzati come misure permanenti," sottolinea l'economista, "capaci di dare ai lavoratori e alle imprese la certezza che non verranno smantellati con il passare del tempo." Qualora si rendesse necessario eliminare tali misure, Cinque insiste che la decisione debba essere presa con trasparenza e giustificata da una chiara spiegazione, evitando che si configuri come una semplice mancanza di rifinanziamento.
In conclusione, Carlo Cinque chiede che gli interventi fiscali e contributivi siano progettati con l'obiettivo di garantire stabilità e continuità, anche in un panorama politico in evoluzione, per evitare di compromettere la fiducia dei cittadini nel sistema fiscale e nel governo stesso. Il suo intervento, sollecitato dalla lettura dell'articolo di Mario Sensini sul Corriere della Sera, rappresenta un appello accorato a considerare le politiche fiscali non solo come strumenti economici, ma anche come pilastri di una stabilità sociale e politica indispensabile per il futuro del Paese.
Fonte: Press Reader
Fonte: Positano Notizie
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