Salari, pensioni e rinnovo dei contratti pubblici sono gli argomenti più delicati a cui il Def, il Documento di Economia e Finanza varato dal Governo la scorsa settimana, non dà nessuna risposta.

E' quanto abbiamo appreso nell'interessante articolo pubblicato dall'ANSA e firmato da Barbara Marchegiani e Paolo Rubino, secondo cui l'importante strumento programmatico deluderebbe tutte le parti sociali (leggi qui l'articolo originale).

"I sindacati vanno all'attacco e bocciano il Def, varato la scorsa settimana dal governo, e nel corso delle audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera cristallizzano il giudizio che, a partire dalla Cgil, è 'negativo'."

Diverso l'approccio di Confindustria che "valuta positivamente" il fatto di destinare tre miliardi quest'anno al taglio dei contributi per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi ma spinge sull'utilizzo di Pnnr e RepowerEU oltre che sui fondi di coesione e su una "attenta revisione" della spesa pubblica.

Mobilitazioni previste a maggio dalle sigle sindacali come Cgil, Cisl e Uil, che saranno in piazza il 6 a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli.