Nonostante l'attenzione sia tutta concentrata sul lavoro reale, quello quotidiano ma a tempo determinato nel settore turistico-ricettivo, i lavoratori stagionali della Costa d'Amalfi non abbassano la guardia nella lotta contro la NASPI, il nuovo sussidio di disoccupazione, in vigore dal 2015, che ha dimezzato le indennità di disoccupazione per i lavoratori con contratto a tempo determinato. Dal 1° maggio scorso ai canonici sei mesi di lavoro ne corrisponderanno soltanto tre di "disoccupazione". Dalla proposta di legge di iniziativa popolare ARGOS, a incontri con diversi esponenti parlamentari, in particolare del Movimento 5 Stelle, oggi la questione è affrontata in Tv dal programma "Mi manda Rai Tre" (in onda dalle 10 su Rai 3) dalla voce di Stanislao Balzamo, consigliere comunale d Atrani, ma da sempre impegnato nella rivendicazione dei diritti del cittadino.

Si è parlato della condizione degli stagionali e dei voucher. Il governo, attraverso un decreto legge, che sarà successivamente approvato in consiglio dei ministri, ha approvato "una stretta" sull'utilizzo dei voucher, strumento usato/abusato quasi ovunque, anche qui nelle strutture turistiche. La volontà del ministro del Lavoro Poletti è di obbligare i datori di lavoro a comunicare entro 60 minuti dall'assunzione i dati del lavoratore e dell'azienda che eroga i voucher, che comunque dovrebbe essere di 10 euro per ora di lavoro effettuata (di cui 7,50 netti al lavoratore). Per i lavoratori non è questa assolutamente una soluzione all'abuso dei voucher «che resta di fatto - ha spiegato Balzamo in Tv - una legalizzazione del lavoro nero».

«I lavoratori stagionali vogliono lavorare - sostiene -non più per pochi mesi l'anno, ma per un periodo di tempo che sia, in Costiera amalfitana e in tutta Italia, almeno di otto mesi».

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