Tu sei qui: Lettere alla redazioneAnche Caligola fece senatore il suo cavallo
Inserito da (redazionelda), lunedì 12 gennaio 2015 10:23:18
di Bonaventura Sorrentino *
Leggo, di volta in volta, gli articoli pubblicati riportanti le indicazioni di riferimento dei possibili nuovi candidati a sindaco di Maiori e mi sovviene , per il loro contenuto, il ricordo di qualcosa che sa di stantio: mi ricordano la carta copiativa. Per quanto riportato negli articoli...tutto si ripete , nomi e strategie.
Mi rileggo gli articoli propedeutici alle precedenti elezioni comunali e mi rendo conto che ben potrebbero essere ripubblicati integralmente senza cambiare una virgola, semplicemente aggiungendo o spostando qualche nome, ma di quelli già presenti in un passato ancor più remoto.
Maiori politicamente si muove con "il passo del gambero". Gli stessi nomi da almeno quindici anni, nomi che non partoriscono un progetto od un programma innovativo manco a pagarlo oro, politici da ordinaria amministrazione, ma che danno per scontato una presunzione assoluta : la certezza di essere competitor "storici" al seggio di sindaco per il resto della loro vita.
Stando agli scritti pubblicati, in questi giorni come nel passato, si stanno delineando alleanze e presumibilmente intrecciando trattative, ma di confronti politici e di progetti manco l'ombra!
Basta, nelle trattative preliminari, utilizzare la strategia della "conta", come al mercato delle vacche: tu quanti elettori hai, quanto fa numericamente il totale aggiungendoli ai miei...io quanti assessorati ti darei, l'altro a quante commissioni prenderà parte.
Il rischio che il paese possa essere amministrato da qualche sprovveduto non ha alcuna importanza. Il vero problema è che, per usare un termine calcistico, la panchina è corta, e questo consente ai presenti qualsiasi tipo di strategia politica anche inspiegabile.
Alleanze presunte o presumibili che non tengono conto minimamente di affinità progettuali o programmatiche od ideologiche ( ammesso che ne abbiano ).
A riprova della distorsione di tali logiche, dalle conseguenze devastanti ed anche costose per la collettività, basta ricordare la " fusione fredda" di qualche anno fa, che diede una amministrazione a Maiori solo per qualche mese, cedendo il passo al commissariamento.
Questa situazione stagnante e stantia, che sa di muffa, può essere rimossa solo dai maioresi già da subito, prendendone atto e dando chiari segnali di insofferenza.
Per quanto ci riguarda è una logica che non ci appartiene.
Le nostre eventuali alleanze politiche e " progettuali" le cercheremo senza pregiudizi di sorta, ma in modo politicamente "sano", con chiunque condivida la nostra idea ed il nostro progetto di una nuova Maiori e con chiunque condividiamo la sua idea.
Il cambiamento o la volontà di cambiare in meglio Maiori dovrà però accomunarci.
Doverlo sottolineare è cosa triste.
* Ad Maiora - Impegno nuovo per Maiori
Fonte: Il Vescovado
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