Tu sei qui: Lettere alla redazioneFondazione Ravello importante, ma impegno e' quotidiano per tutti i settori
Inserito da Paolo Vuilleumier (redazionelda), lunedì 2 febbraio 2015 09:53:35
di Paolo Vuilleumier*
Nel corso del fine settimana ho avuto modo di leggere vari commenti relativi alla questione Fondazione Ravello.
Colgo l'occasione per formulare alcune riflessioni.
La Fondazione Ravello è importante per la nostra città.
E per tanti motivi, non ultimo perché sembra essere l'unico argomento che suscita interesse, che anima le discussioni e non di rado le chiacchiere.
Soprattutto vedo curiosità in tanti giovani, purtroppo spesso lontani dalla politica, intesa come partecipazione attiva alla vita del paese, al suo futuro, al suo sviluppo.
Ad ogni modo la mia soddisfazione è di avere riacceso il confronto su un tema di vitale importanza per Ravello, per tanti e tanti motivi.
Sarà perché muove interessi economici forti?
Perché tanti ravellesi e non, ne hanno gratificazione e vantaggi economici diretti ed indiretti?
Quanti di voi dopo oltre 10 anni dalla costituzione della Fondazione Ravello, sapevano che sono i rappresentanti nominati dai soli soci fondatori ad eleggere il nuovo presidente?
Che, così come lo Statuto è concepito, dal presidente dipende l'intera governance della Fondazione per i prossimi quattro anni?
Consentitemi: mio merito è avere riportato nella discussione argomenti fino a ieri appannaggio di ambienti chiusi e circoli ristretti.
Allo stesso tempo concordo con tanti che affermano, e a ragione, che per Ravello sono importanti anche tante altre cose.
Le strade, l'accoglienza, i servizi (strade pulite, giardini ben tenuti, rappresentanza, immagine), buona amministrazione (una scuola degna di Ravello per formare adeguatamente le nuove generazioni, un bilancio comunale solido, rispetto delle leggi e delle norme, davvero tante ed in continua evoluzione), buone strutture di accoglienza (alberghi, b&b, case vacanze, ristoranti, bar, negozi).
Tutti punti che mi vedono impegnato quotidianamente, come sindaco del Comune di Ravello, nel comune interesse del paese.
Una dedizione che mi ha visto accettare la proposta istituzionale di essere ai vertici della Fondazione Ravello, solo e ancora una volta nell'interesse dell'intera collettività ravellese.
Rispondo infine a qualcuno che ha sollevato questioni relative alla manutenzione e all'accessibilità delle strade:
1) La gestione dell'ordinario è complessa e difficoltosa. E chi opera a vario titolo nel mondo dell'imprenditoria sa ben capire le difficoltà che oggi si devono affrontare. Le strade provinciali che interessano il nostro territorio ricadono nella competenza della Provincia e sappiamo in che condizioni versano dopo essere state abbandonate a se stesse per oltre un ventennio;
2) Il dissesto che causa l'interruzione al traffico veicolare sulla SP 1 risale a 30 anni di incuria e di cattiva gestione degli Enti preposti, che si sono limitati a rimuovere il materiale lapideo che dilavava sulla strada, anziché risolvere il problema a monte. Di certo abbiamo fatto lavorare tante imprese, ma non abbiamo risolto il problema che oggi appare di difficile soluzione;
3) Il movimento franoso ricade nel territorio di Tramonti e nella competenza della Comunità Montana che, con sforzi economici non indifferenti, è riuscita a reperire i fondi necessari (circa 70mila euro) alla progettazione degli interventi necessari alla sua sistemazione per poi accedere ai fondi europei.
*Sindaco di Ravello
Fonte: Il Vescovado
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