Tu sei qui: Lettere alla redazioneGiuseppe Conte sbaraglia la stampa sgrammaticata e becera
Inserito da (ranews), venerdì 25 maggio 2018 16:10:32
Di Paolo Russo*
Spettabile Presidente, in poche battute vorrei esprimerle un sostegno che sembra soltanto umano e personale ma che è invece politico. Chiarisco subito che mi sento, rispetto a lei, un convinto avversario: sono anni luce lontano sia dal pressapochismo urlante del Movimento 5Stelle che dalla retorica razzista a giorni alterni della Lega. Di lei credo, parimenti, che non si identifichi in toto (non possa identificarsi) né con i primi né coi secondi: lei ha troppa cultura, è dedito troppo alla verità della scienza, è troppo rispettoso della realtà per indulgere alle semplificazioni di comodo o alla tonitruante indignazione dei suoi supporters in Parlamento. Non so quanto lei vorrà e potrà rendersi autonomo rispetto ad essi, ma spero (per il bene dell'Italia) che lo faccia.
Ho poca fiducia in Di Maio, pochissima in Salvini, ma a lei sento di poter aprire una linea di credito. Ora le spiego perché voglio esprimerle solidarietà al di là di ogni differenza di fondo. Lei, Professor Conte, ha sconfitto clamorosamente l'informazione corrente. Ha avuto la meglio sui social e sulla stampa sgrammaticata e becera che vive di strepiti gridati e di sdegno ostentato un tanto al chilo. Ha debellato i like e i non like che regolano le scelte decerebrate di milioni di utenti della rete. Ha dimostrato che a volte la verità ha la meglio sulle fandonie, sulle fake anche se sono virali, persino sulla falsa realtà televisiva. Io penso che lei, redigendo il suo curriculum, abbia fatto ciò che fa in genere chiunque: dato risalto anche a esperienze marginali, rivestito di importanza anche ciò che ne ha poca. È una colpa? Non so, non credo, se lo è accomuna tutti. Ma è una leggerezza che avrebbe potuto distruggerla, come è capitato ad altri (mi viene in mente l'ex sindaco di Roma, Marino, affossato da una campagna d'odio universale per alcune multe o scontrini, non ricordo, mentre è chiaro che era soprattutto scomodo politicamente).
Io (che non ho mai votato PD) mi sono però augurato in questi giorni che il PD desse il suo appoggio a un governo 5Stelle: quella è una massa informe, magmatica, senza cultura né ideologia, dove c'è molto di pericoloso e sbagliato ma anche tante rivendicazioni giustissime, e che nella sua insipienza avrebbe potuto essere indirizzata verso obiettivi concreti di giustizia e di riscatto sociale. Ma il PD ha preferito restare dietro ai suoi ras, nazionali e locali, e suicidarsi nell'improbabile attesa di risorgere. Forse, però, ciò di cui il PD è stato incapace a lei potrà riuscire. Ha già vinto sugli odiatori on line, ora provi a ridare una dignità a questo paese, a partire dall'informazione e dalla cultura, provi a instillare conoscenza e raziocinio in chi regge le comunità e dovrebbe garantirne civismo e civiltà: tanti amministratori locali ci provano ogni giorno, ed hanno anch'essi bisogno di sostegno. Quel sostegno che, nel mio piccolo, mi aspetto da lei rispetto ai territori (e particolarmente del sud), ed è analogo a quello che le accordo preventivamente e con cautela, sperando che condividiamo una comune idea di politica, un'idea alta, equilibrata e realista, come intorno non ce n'è quasi più.
*Presidente del Consiglio Comunale di Minori
Fonte: Il Vescovado
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