Tu sei qui: Lettere alla redazioneIl documento tenuto nascosto per giungere al commissariamento
Inserito da (redazionelda), giovedì 5 marzo 2015 10:42:49
Di Gianpaolo Schiavo*
Egregio Direttore,
con riferimento alla notizia da Lei ieri pubblicata della convocazione da parte dei Revisori della riunione del Consiglio Generale di Indirizzo della Fondazione Ravello, e del mancato inoltro della stessa ai Consiglieri, mi corre anzitutto l'obbligo di precisare, come Lei non potrà non confermare, che l'informazione non è pervenuta dal sottoscritto, né da qualcuno dei Consiglieri di nomina della Provincia, del Comune e dell'EPT, i quali, pur essendo stati di tanto resi edotti dal Collegio dei Revisori in risposta allo loro sollecitazione del 27 febbraio, continuando a comportarsi correttamente hanno rispettato l'obbligo di riservatezza loro richiesto dai Revisori stessi.
Ora che la notizia è pubblica, però, non v'é ragione per tacere, per cui Le trasmetto copia del documento (che reca il protocollo 208/FR del 26 febbraio) con cui è stata fissata la riunione del Consiglio di Indirizzo per il giorno 10 marzo, alle ore 15,30, in Ravello.
Con un comportamento che eufemisticamente può definirsi non corretto, e nel quale ritengo possano anche configurarsi estremi di reato, quel documento è stato tenuto nascosto da coloro, non conta qui sapere se il prof. Brunetta o il Segretario Generale, che per ordine dei Revisori, e in adempimento di loro precisi doveri, avrebbero dovuto inoltrarlo ai Consiglieri di Indirizzo.
Il fine è chiaro, ed è quello palesato fin dalla prima riunione del 24 gennaio: il raggiungimento dell'agognata - per il Presidente uscente e per il Segretario generale, non certo per la Fondazione Ravello - meta del commissariamento, con conseguente perpetuazione di poteri che, ne è dimostrazione ancora quest'ultima circostanza, si è visto come vengono esercitati.
Insieme ai Consiglieri di Indirizzo che dal primo giorno hanno condotto questa battaglia di legittimità, ma dovrebbero indignarsi anche gli altri, mi riservo ogni azione verso una condotta contrassegnata da dolosa preordinazione a fare in modo che i Consiglieri della Fondazione Ravello - lo ribadisco, tutti, pure quelli designati dalla Regione e dal Ministero - non siano posti in condizione di esercitare le proprie facoltà e legittimamente riunirsi per scegliere i nuovi organi.
La ringrazio dell'attenzione.
*Consigliere d'Indirizzo Fondazione Ravello
Fonte: Il Vescovado
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