Tu sei qui: Lettere alla redazioneIo, affetta da disturbi alimentari che continuo a combattere senza mollare
Inserito da (redazionelda), venerdì 8 marzo 2019 16:57:57
Sono tante le lettere che riceviamo dai nostri lettori i quali ci riconoscono come punto di riferimento irrinunciabile per il territorio. In occasione della Festa della Donna vogliamo condividere la testimonianza di una nostra assidua lettrice di cui, chiaramente, non riveliamo l'identità. E' affetta da disturbi alimentari generici che la inducono a nutrirsi in maniera spropositata. Una patologia che non tutte le donne riescono a reggere. Ma lei è forte e combatte e in questa giornata vorremmo che la sua testimonianza possa rivelarsi d'aiuto per quante vivono nello sconforto. Forza, combattete! Viva le donne, quelle che meritano di splendere!
Caro Direttore, caro Emiliano.
Sai che io non mi sono mai fatta problemi a parlare dei fatti miei. E che in questi anni io abbia messo molto peso non è certamente un segreto. Sai anche che affronto questo mio problema di disturbo alimentare con la grinta che ho nel DNA e uso come arma la leggerezza. Che non è superficialità. È leggerezza di animo che mi fa pensare: "amen, oggi ho preso chilogrammi, domani li perderò. Questa altalena dovuta al disturbo alimentare ogni tanto fa star male, però. Ogni volta che ingurgiti cibo per riempire un vuoto sconfiggi te stessa. Ogni volta che vai dal dietologo e non gli dici che quelle che chiami eccezioni, in realtà sono delle vere incursioni al frigo, sconfiggi te stessa. Il peggior nemico di te stessa sei tu. Per cui ogni sassolino diventa un macigno e ogni macigno potrebbe evolvere in una frana. Per fortuna io, come ben sai, ho un carattere forte, che ad ogni sconfitta fa alzare le spalle e dire "domani è un altro giorno".
Ma quante ragazze e donne un "domani" non lo vedono, perché hanno i sensi offuscati dalla vergogna, dal senso di sconfitta e dal vuoto sempre più grande da riempire? Oppure non lo vedono per debolezza perché dopo ogni abbuffata si costringono a vomitare cibo ingurgitato e pezzetti di mondo. Oppure perché non mangiano e vedono il cibo come la causa di tutti i mali e lo rifiutano? Quante ragazze, donne soffrono di questi disturbi intorno a voi e voi, nemmeno ve ne accorgete? Eri al corrente, ad esempio, che io ne soffro?
Eri al corrente che negli anni ho perso e ripreso anche 20 chili nel giro di pochi mesi? Diventa una lotta con te stessa e l'estetica è solo una motivazione apparente. Non ti senti più te stessa, non vuoi uscire, non vuoi incontrare persone e il cibo diventa protagonista della tua vita, non più tu, ma il cibo.
C'è chi ha cominciato a riempire il vuoto lasciato da un amore perduto, chi riempie un vuoto lasciato da un sopruso, un abuso, addirittura una violenza. Chi ha cominciato seguendo una dieta e per perdere peso più in fretta l'ha modificata a modo suo, rimanendo imprigionata nella rete del suo stesso errore. Ti ringrazio Emiliano, mi conosci, sono forte. E poi è da una vita che ne soffro, ho imparato a gestirlo. Se perdo, amen.
Fonte: Il Vescovado
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