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Lettere alla redazione

Mobilità in Costiera Amalfitana: I have a dream...

Inserito da (redazionelda), lunedì 4 settembre 2017 16:12:43

Gentile Direttore.

Avvertendo il desiderio di esternare il mio personale pensiero riguardo la questione della mobilità in Costiera Amalfitana, chiedo accoglienza presso la Tua testata.

E' cronaca di questi giorni la firma del protocollo d'intesa siglato tra Regione Campania ed i comuni della Costiera Amalfitana (forse non tutti), riguardo alle opere da realizzarsi al fine di migliorare la viabilità in Costa d'Amalfi, lavori che saranno finanziati per la ragguardevole cifra di cento milioni di euro.

Ho seguito, a tratti, il dibattito sviluppatosi sulle testate giornalistiche locali riguardo questa notizia, e sono alquanto sorpreso rispetto della scarna "discussione" che si è avuta per realizzazioni che si palesano come determinanti per lo sviluppo della Costiera nei prossimi decenni. Probabilmente i cittadini avvertono quanto in svolgimento, essere in continuazione con quanto fatto sinora: vuote chiacchiere. Ma questa volta è possibile che si sbaglino!

Vi è poi la questione di Agerola e delle altre aree montane, ovvero delle perplessità avutesi riguardo alle funivie che collegheranno la costa ai centri montani, opere che assorbiranno una grossa fetta dei fondi messi a disposizione. Premetto che nulla m'importa riguardo alle pastoie politiche locali (renziani della prima e della seconda ora, anti-renziani, nostalgici di Mr. B., e via dicendo), ma mi preme mettere un punto fermo: Agerola e le altre zone montane fanno parte della Costiera Amalfitana! Difatti:

- lo dice la geografia -i pianori e le vallate di Agerola, Scala-Ravello e Tramonti principiano a nord, dalle vette più alte, e degradano verso sud, ovvero verso la fascia costiera, e solo l'opera dell'uomo, una galleria ed un valico, in termini di mobilità rendono Agerola e Tramonti più prossimi alla piana Stabiese e dell'Agro Nocerino-Sarnese che non alla Costiera-;

- lo dice la storia (gli antichi confini del Ducato Amalfitano, anche a ragion veduta di adeguata difesa militare, comprendevano le alte zone montane della penisola amalfitano-sorrentina)-;

- lo dice l'ambiente -ciò che è a monte prima o poi arriva a valle-;

- lo deve specialmente dire un'idea di turismo che non si limiti alla gestione della Piazza Duomo di Amalfi o Ravello od alla piazza-spiaggia di Positano e zone limitrofe.

Insomma, vi sono intere porzioni di territorio della Costiera ancora sotto-utilizzate e che, a mio parere, se non adeguatamente valorizzate in termini turistici od agrituristici (l'agricoltura, per quante iniezioni di sovvenzioni pubbliche le si vogliano somministrare, da sola non ce la farà mai!), rischiano di andare in assoluta rovina, nella quale, prima o poi, trascineranno anche la parte di territorio che oggi si crede essere felice.

 

Ad ogni modo, l'aspetto che maggiormente ha sollecitato la mia attenzione è relativa alla coerenza ed al coordinamento degli interventi proposti. E qui, confessando la mia ignoranza rispetto all'esistenza di un eventuale disegno strategico, desidererei esporre la mia idea di mobilità in Costiera Amalfitana, il sogno, appunto, che mi piacerebbe essere divulgato ai miei conterranei, auspicando che un giorno possa essere realizzato.

Io penso che in Costa d'Amalfi la mobilità su gomma vada radicalmente rivoluzionata, abbandonando, o meglio, liberando la strada costiera dal compito di principale asse viario di spostamento, per assegnarle quello odiernamente più consono di percorso funzionale al godimento delle bellezze dei luoghi. A tal fine si rende necessario realizzare una nuova arteria viaria che non può che essere una strada tangenziale, fatta in galleria, che colleghi le varie località della Costa e conduca rapidamente alle principali infrastrutture stradali della regione (ad esempio, l'autostrada Napoli-Salerno). Intendiamoci, io propongo un'opera imponente, non la semplice galleria Cava dè Tirreni-Maiori di cui negli anni più volte si è discusso, bensì un asse viario costiero completo. Completo di uscite laddove sia reputato opportuno ed in prossimità delle quali vengano realizzati ampi parcheggi in roccia tipo Luna Rossa di Amalfi. In sintesi, io propongo che in linea generale, pur con le eccezioni a decidersi, le automobili sulla strada costiera non debbano più transitare! Sarà poi compito assegnato a veicoli autorizzati, tipo taxi o piccoli mezzi pubblici (magari elettrici), collegare tali parcheggi con la miriade di destinazioni disseminate lungo la costa.

Una tale realizzazione, a mio vedere, apporterebbe enormi benefici:

- tutta la costa, ed in specie i centri urbani, ad esempio Amalfi, verrebbero liberati dall'attuale assedio delle automobili, prospettiva che io ritengo essere rivoluzionaria, così come lo è stata per la Piazza Duomo di Ravello la galleria che fu realizzata nella seconda metà degli anni '80 del secolo scorso, opera che dopo qualche iniziale preoccupazione di parte della cittadinanza, io credo goda oggi della unanime condivisione, avendo apportato un contributo tutt'altro che secondario rispetto allo sviluppo turistico della città, in specie sotto il profilo qualitativo;

- tutta la strada costiera diverrebbe una grande passeggiata turistica e non, come è adesso, un luogo insicuro tanto per la circolazione a piedi che per quella a motore, nonché malsano, poichè asfissiato dai gas di scarico degli automezzi che vi transitano;

- aria salubre per i cittadini e visitatori della Costiera (mi piange il cuore nel vedere bambini passeggiare per i lungomare ad intossicarsi dei gas di scarico di automobili, autobus, motocicli e quant'altro, e mi chiedo come, noi attuali adulti, ai loro occhi potremo un giorno giustificarci);

- la sensibile riduzione dei tempi di percorrenza produrrebbe significativi risparmi in termini di tempo (appunto) e di carburanti (riduzione di spesa e di inquinanti immessi in atmosfera);

- molte vite umane sarebbero salvate allorquando i malcapitati pazienti potessero velocemente raggiungere i presidi ospedalieri idonei a trattare le gravi patologie di cui all'improvviso fossero afflitti.

Insomma, una tale realizzazione, a mio parere, migliorerebbe sensibilmente la qualità della vita in Costiera Amalfitana!

Qualità della vita che avrebbe positive ricadute anche riguardo all'industria base della Costiera: il turismo. A tal prroposito desidero fare una a precisazione. Personalmente rifuggo dal concetto della Costiera come luogo che debba restare splendidamente isolato, poiché riservato a pochi ed in qualche modo selezionati (specialmente per censo) turisti. Tale visione a me appare poco corrisponde ad un idea di turismo moderno, fatto di velocità, servizi e differenziazione dell'offerta, ovvero di luoghi ove abbiano piena cittadinanza sia le micro-strutture di accoglienza, tipo i b. & b., che i grandi complessi turistici, quali gli alberghi extra-lusso. Certo, vi è da chiedersi se tutte queste organizzazioni, nonché i rispettivi ospiti, possano coesistere in modo complessivamente soddisfacente. Io credo di si, sempre che si individuino dei denominatori comuni dell'offerta turistica, quali, ad esempio, il tipo di eventi proposti, e che si predisponga un sistema di chiare regole da osservare tanto per gli operatori quanto per gli ospiti. Insomma, fuor di polemica, a me pare essere alquanto povera l'idea che non si debbano costruire i grandi assi viari di comunicazione - privandoci in tal modo di opere determinanti per il nostro avvenire-, perché poi saremmo invasi dai c.d.divoratori difrittate di maccheroni, presunti cafoni che insozzerebbero le nostre terre senza apportare quantità significativa di ricchezza. Perchè se è giusto, come è giusto, impedire comportamenti non consoni ai tempi in cui viviamo, nonché agli standard qualitativi che dovremmo assegnarci e perseguire, non è possibile dimenticare il principio, costituzionalmente garantito, che ogni cittadino ha il diritto di poter liberamente circolare e soggiornare in qualsiasi parte del territorio nazionale, ed è nostro dovere favorire a venire in Costiera anche coloro che non sono agiati.

 

Riguardo alle opere finanziate, credo sia giusto chiedersi se esse saranno progettate nell'ambito di un unico disegno organico che tenga conto di altre eventuali future realizzazioni. Faccio un esempio concreto: la bretella di by pass del centro di Amalfi che, come auspico, dovrebbe liberare quella splendida città dal caos automobilistico, potrebbe un giorno, grazie ad ulteriori significativi interventi, raccordarsi con l'eventuale creazione di un parcheggio in roccia in località Castiglione di Ravello (intervento che personalmente ritengo assolutamente necessario, dato che in tale località insiste un presidio ospedaliero, il vicinissimo abitato di Atrani, città ad oggi sprovvista di parcheggi capaci di soddisfare le esigenze del luogo, nonché il lido di Ravello)? E la galleria Maiori-Minori prevederà anche la realizzazione di parcheggi? Sarà un tutt'uno con il parcheggio e la funivia verso Ravello? Potrebbe un giorno raccordarsi con altre eventuali opere che by passino la strozzatura di Marmorata?

In conclusione, pur rendendomi conto della onerosità di simili opere, io penso che si debba sognare o quantomeno progettare in grande, perché quando l'idea è buona prima o poi i fondi si trovano!

 

Con la stima di sempre,

Gregorio Gallo

Ravello

 

Fonte: Il Vescovado

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