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Lettere alla redazione

Tra Antonio e Gianpaolo

Inserito da (redazionelda), lunedì 26 gennaio 2015 18:30:31

di Salvatore Sorrentino*

Caro Direttore,

scusami se t'importuno. D'altronde, mi ci sento tirato un po' per i capelli, dal nostro concittadino Gianpaolo Schiavo, quando, verso la fine della lettera da te pubblicata, sul numero di oggi, 26 gennaio, richiama, quasi rimprovera noialtri, lamentando "... che nessun altro commento o chiosa siano stati concepiti o pubblicati da altri pur autorevoli esponenti del giornalismo o della politica ravellese". Sai, io mi reputo e sento ancora di essere un "politico ravellese".

Per questo motivo faccio una mia riflessione, che va pure oltre la semplice lettera di Gianpaolo.

Mi sembra quanto mai inopportuna la precisazione di Gianpaolo circa l'editoriale del fratello Antonio. Tanto per vari motivi:

- Antonio è una persona perbene e non comprometterebbe mai il fratello;

- Gianpaolo di certo conosce e stima il fratello, perché dovrebbe nascondere notizie importanti a un fratello, persona perbene?

- Gianpaolo è stato posto là dal Capo del Paese, per fare gli interessi del Paese; informando il fratello e, per esso, il Paese, verrebbe forse meno al suo dovere?

- O teme di esserne defenestrato? Grazie a Dio, abbiamo un Sindaco che sta, specie in questa faccenda, dimostrando buone intenzioni e ottimo tatto; son certo che non commetterebbe mai un simile errore.

In definitiva, Vuilleumier sta realizzando dei propositi, pubblicamente esposti nel recente passato, finalmente per dare, all'Amministrazione Comunale di Ravello, quella centralità tanto declamata e mai raggiunta. Non vi pare che dovremmo un po' lasciarlo fare? E i suoi avversari, di qualsiasi tipo, personali o politici che siano, stiano calmi, anche se dovesse andare a far lui il Presidente: è pur sempre il nostro Sindaco!

* già sindaco di Ravello

Fonte: Il Vescovado

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