Tu sei qui: Lettere alla redazioneUn calendario per la Costiera
Inserito da (redazionelda), venerdì 30 ottobre 2015 09:57:10
di Domenico De Masi*
Ravello è conosciuto nel mondo per le sue bellezze artistiche e naturali, per gli illustri visitatori che l'hanno apprezzata, per il Festival. Ma a Ravello sono importanti anche altre strutture e manifestazioni, come la Ravello Concert Society animata da Pasquale Palumbo, che ha organizzato più di 1750 splendidi concerti; come l'associazione "Ravello Nostra", che proprio in questi giorni realizza un seminario di grande rilievo storico; come un'altra diecina di associazioni generosamente operanti nel sociale. Altrettanta vivacità culturale vi è in ognuno degli altri dodici paesi della Costiera, con punte di massima eccellenza come GustaMinori, come il festival della danza e la rassegna dei libri a Positano, come l'attività del Centro di cultura e storia amalfitana, come "Scala incontra New York".
E poi vi sono le feste e le celebrazioni, come quella di San Pantaleone, di Torello, della Pasqua a Ravello. Ma non c'è paese che non abbia la sua festa del Santo patrono, le sue date ricorrenti di concerti bandistici, di fuochi artificiali, di richiami culturali, ludici e sportivi.
Il turista che arriva in Costiera è bombardato dalla promotion dei pochi eventi più reclamizzati anche a livello nazionale e internazionale, ma ignora i numerosi appuntamenti locali, spesso ricchissimi di contenuti antropologici, musicali, letterari.
Se la Costiera vuole diventare una vera "comunità", ricavandone infiniti vantaggi socio-economici, deve mettere a sistema non solo i servizi, le attività amministrative e produttive, ma anche le manifestazioni ludiche, in modo da evitare doppioni e sovrapposizioni, da creare sinergie, da scambiare esperienze e location. Ad esempio, l'Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello dovrebbe essere messo a disposizione di tutti gli altri paesi, così come l'arena di Maiori; Ravello dovrebbe creare una scuola di management culturale, una scuola di musica e danza offerte ai giovani di tutta la Costiera. Scala dovrebbe fare altrettanto con le sue attrezzature sportive. In questo modo i 45.000 abitanti dei 13 paesi della Costiera si sentirebbero sempre più parte integrante di un'unica "comunità".
Per cominciare, si potrebbe realizzare qualcosa di simile a ciò che fece qualche anno fa il Parco Nazionale del Cilento: un dépliant annuale in cui si riportano, in ordine cronologico, tutte le feste e le manifestazioni della Costiera, ciascuna con una foto e con un paio di righi di illustrazione. Realizzandone anche una versione informatica, riportata da Positano News e dal Vescovado, questo vademecum offrirebbe un vademecum prezioso per gli abitanti e per i turisti.
*presidente Fondazione Ravello
Fonte: Il Vescovado
rank: 107329105
In un contesto internazionale sempre più segnato da conflitti e tensioni, il dibattito pubblico sulla pace e sulle alternative alla guerra sembra ridursi a flebili voci isolate. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dell'ANPI Costiera Amalfitana, che lancia un accorato appello affinché le comunità...
Vivere in Costiera Amalfitana è un sogno per molti, ma per i residenti può trasformarsi in una sfida quotidiana, soprattutto quando si tratta di accedere ai servizi sanitari. In questa lettera giunta in redazione, un cittadino racconta la drammatica situazione vissuta da un proprio familiare e da molte...
Situata in Via Santa Maria della Consolazione, la cinquecentesca Chiesa dedicata a San Filippo Neri e il suo antico complesso conventuale rappresentano un inestimabile tesoro di Salerno, un tempo apprezzato dai viaggiatori del Grand Tour per la sua posizione panoramica. Tuttavia, come denuncia Massimo...
Di Paolo Russo - ANPI Costiera Amalfitana Nell'impotenza (inevitabile? voluta?) degli Stati occidentali e nel quasi-silenzio (indifferenza? assuefazione?) delle comunità, il computo delle vite spezzate a Gaza sta arrivando a 50.000. Più o meno 50 a 1 nel rapporto con l'esecrabile aggressione di Hamas...