Tu sei qui: MondoMorte Navalny, tutti i dubbi del mondo
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 18 febbraio 2024 09:12:56
di Norman di Lieto
Aleksei Navalny, blogger e oppositore di Putin è morto, dopo 37 mesi di sofferenza dietro le sbarre, a seguito di un trasferimento in una delle carceri più remote e dure della Russia.
Secondo il Cremlino sarebbe morto proprio lì, per 'morte improvvisa' eppure, qualche giornalista ha chiesto come mai non esista un video che 'riprenda' la morte improvvisa mentre camminava.
Intanto, Putin ha sequestrato il corpo.
La moglie Yulia che - idealmente - raccoglierà il suo 'testimone' ha promesso che lo 'zar' pagherà per quello che ha fatto, con Joe Biden che, non appena ricevuta la notizia, aveva dichiarato:
"Colpa di Putin" con l'immediata e piccata risposta del Cremlino:
"Accuse inaccettabili".
Secondo la segretaria di Amnesty International, Agnès Callamard:
"Aleksei era un prigioniero di coscienza, detenuto solo per aver denunciato un governo repressivo.
Dobbiamo urgentemente chiedere alle Nazioni Unite di utilizzare le loro procedure e i loro meccanismi speciali per occuparsi della morte di Navalny che chiedeva libertà politica per sé e i suoi sostenitori; denunciava la corruzione e sfidava Putin.
La sua morte è una testimonianza devastante e grave delle condizioni di vita sotto il regime oppressivo e repressivo del Cremlino. Ha pagato il prezzo più alto per aver espresso la propria opinione critica e per aver difeso la libertà d'espressione. Amnesty International è al fianco di tutti coloro che lottano per i diritti umani dentro e fuori i confini della Russia", aggiunge.
Infine Callamard ripercorre tutte le vicissitudini che ha dovuto affrontare l'unico vero oppositore di Putin:
"Navalny è stato privato delle cure mediche, è stato tenuto per lunghi periodi in isolamento ed è stato vittima di sparizione forzata, quando è stato trasferito in una delle colonie penali più lontane che ci siano, vicino al Circolo polare artico. Le autorità russe hanno rifiutato di indagare adeguatamente e di essere trasparenti sulle precedenti accuse di violazioni dei suoi diritti umani. Mentre è in corso la ricerca di giustizia, è chiaro che abbiamo poche vie a nostra disposizione. È quindi fondamentale che la comunità internazionale intraprenda azioni concrete affinché tutti coloro che sono responsabili della morte di Navalny rendano conto delle proprie azioni", conclude.
I manifestanti hanno provato - ancora una volta - a riempire le piazze accusando il Cremlino di 'omicidio pianificato' con il team di Alexei Navalny che non ha dubbi: l'oppositore è stato deliberatamente ucciso e accusa le autorità di non volere riconsegnare il corpo alla famiglia per "nascondere le tracce" del delitto.
La madre di Navalny e il suo avvocato si sono recati verso il distretto artico di Yamalo-Nenets, dove sorge la colonia penale IK-3 in cui era rinchiuso, ma le autorità hanno riferito loro di come non fosse possibile vedere la salma perché era a disposizione delle autorità per le indagini in corso.
Kira Yarmysh, portavoce di Navalny:
"Non c'è alcun dubbio che l'omicidio era stato pianificato. Ora chiediamo che il corpo di Navalny sia consegnato alla famiglia, e facciamo appello a tutti perché lo chiedano con noi. Questa è la cosa più importante che possiamo fare".
Intanto, mentre la Cina si è astenuta dal commentare l'accaduto, giudicandolo "un affare interno della Russia", sono continuate ad arrivare le condanne dell'Occidente.
Mentre Putin, dal canto suo, non parla.
FONTE FOTO: Commons Wikimedia (entrambe)
Fonte: Booble
rank: 10957100
Il governo di Kiev starebbe chiedendo ai paesi dell'UE l'interruzione dell'assistenza ai rifugiati ucraini, negando i servizi consolari agli uomini in età da leva, ha riportato ieri, martedì 24 dicembre, il quotidiano spagnolo El Pais. Le autorità ucraine starebbero valutando qualsiasi misura per risolvere...
Il 24 dicembre, il Presidente russo Vladimir Putin è arrivato a San Pietroburgo per incontrare i leader della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Sputnik ha trasmesso in diretta l'incontro informale di fine anno tra i capi di stato della CSI, un appuntamento tradizionale che si rinnova anche quest'anno....
Un grave attentato ha sconvolto la città tedesca di Magdeburgo venerdì sera, dove un'auto si è lanciata contro le persone che affollavano i mercatini di Natale. Il bilancio delle vittime è salito a 5, come confermato dal ministro-presidente del land della Sassonia-Anhalt, Reiner Haseloff, durante una...
Stati Uniti. La polizia ha identificato l'autrice della sparatoria avvenuta in una scuola cristiana nello stato del Wisconsin come Natalie Rupnow, una studentessa 15enne che si faceva chiamare Samantha. La giovane è morta in seguito a una ferita da arma da fuoco, ha riferito il capo della polizia di...