Dal 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas in Israele, 'ascoltare' le voci, i racconti direttamente dalla Striscia di Gaza, è sempre più complesso.

Abbiamo scritto anche qui di come un collaboratore del Venerdì di Repubblica, avesse deciso di interrompere la collaborazione con il settimanale per il modo con cui Repubblica e di gran parte della stampa europea, stanno - o non stanno - raccontando cosa sta succedendo a Gaza.

Proprio sul quotidiano: "La Repubblica" (dopo un comunicato del cdr che rispondeva ad Oriani) c'è però il diario quotidiano di Sami al-Ajrami, giornalista palestinese che racconta quel che accade nella Striscia e che dopo la decisione da parte del Sudafrica di accusare Israele di Genocidio davanti alla Corte dell'Aja, aveva scritto:

"Noi gente di Gaza terremo una bandiera del Sudafrica sulla porta quando riavremo una casa, se mai ne riavremo una. Non è stato un Paese arabo, fratello di sangue e di fede, a portare davanti alla giustizia del mondo la strage che si consuma qui. Lo ha fatto un popolo fratello di Storia. Un popolo che sa cosa è l'apartheid, che sa cosa sono i ghetti, che sa cosa è l'oppressione".

Davanti alla Corte dell'Aja queste le accuse di Genocidio mosse dal Sudafrica a Tel Aviv:

"Israele ha commesso, sta commettendo e vuol continuare a commettere atti di genocidio contro i palestinesi di Gaza".

Israele non ci sta e si difende nel secondo giorno di processo:

"L'accusa del Sudafrica è completamente distorta, senza prove: gli atti di genocidio sono stati compiuti da Hamas ai danni di Israele e non il contrario".

Sono 6 i Paesi dell'America Latina (Colombia, Brasile, Cuba, Bolivia, Nicaragua e Venezuela) ad essersi schierati con il Sudafrica definendolo un 'passo storico', ma Tel Aviv risponde con l'avvocato israeliano Tal Becker:

"L'intero caso si basa su una descrizione deliberatamente decontestualizzata e manipolatoria della realtà delle attuali ostilità .

Il massacro, le mutilazioni, gli stupri e rapimenti su vasta scala sono stati compiuti da Hamas il 7 ottobre: se ci sono stati atti di genocidio, sono stati perpetrati contro Israele".

Israele ha anche contestato l'accusa di colpire deliberatamente la popolazione civile a Gaza, denunciando ancora con Becker:

"Hamas ha sistematicamente e illegalmente incorporato la sua struttura militare in scuole, moschee, ospedali e altri luoghi sensibili. Un metodo di guerra pianificato e ripugnante".

Per Israele quello del Sudafrica non è dunque che una sorta di accusa fatta attraverso una modalità diffamatoria od improntata ad innescare una polemica violenta che il ministro degli Esteri israeliano Katz si è augurato che la Corte "respinga".

E l'Ufficio per i diritti umani dell'Onu ha detto che Israele ha ripetutamente mancato di rispettare il diritto umanitario internazionale con la sua offensiva a Gaza.

FOTO: pagina FB Insider News e pagina FB Benjamin Netanyahu