Tu sei qui: Musica, Cinema e Teatro"Incroci sonori", 9 dicembre il Trio di Salerno si esibisce alla stazione marittima di Zaha Hadid
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 7 dicembre 2022 08:43:35
È nato come un esperimento, dal desiderio di Elio Macinante e Roberto Lumino di rivivere l'esperienza del Jazz-club, la mini rassegna del Bahr, alla stazione marittima di Salerno, giunta già al suo terzo appuntamento, dopo gli accorsati concerti dell'Armanda Desidery Quartet e del Pietro Condorelli Trio Vision. E poi è diventato un appuntamento atteso.
Venerdì 9 dicembre, alle ore 21,45, la terza serata del "Jazz Bahr" saluterà in pedana il Trio di Salerno, che giocherà in casa, schierando tre cognomi della nostra grande tradizione musicale: Sandro Deidda al sassofono tenore e soprano e clarinetto, Guglielmo Guglielmi al pianoforte e Aldo Vigorito al contrabbasso.
Semplicemente "Tre", come l'ultimo lavoro prodotto e rinnovato pretesto per mettersi a nudo e rivelare la propria anima musicale non solo all'ascoltatore, ma principalmente a se stessi. È questa la formazione "preferita" dai musicisti, insieme sin da ragazzi, che si conferma un non-luogo musicale dove ritrovarsi, recuperare creatività ed energie, per esprimere le proprie idee sicuri di trovare riscontro e condivisione. Un incontro in cui la ricerca della cantabilità non legata al genere e il gusto del contrappunto garantiscono un interplay che viene da lontano, quindi, fuori dal comune. I loro padri furono investiti dal vento di quel jazz, che sbarcò con gli americani. Certi talenti musicali che cercavano una propria via verso nuove concezioni d'espressione, non potevano non lasciarsi sedurre da un genere di musica che uno dei suoi più grandi interpreti, Gene Krupa, definisce "...eccola davanti a voi in ogni suo aspetto: mettetela come volete. Una bellezza che è insieme stracciona e cordiale, sfrontata e perfida, e che ha senza dubbio il suo fascino".
L' essenza del Trio è quella di riconoscere quella traccia cercando sempre di superarsi, unico modo di progredire in musica, ponendo al servizio di se stesso e del pubblico la sua generosa creatività, unita a sobrietà, eleganza. La loro esperienza è oggi al servizio degli studenti del conservatorio e Sandro Deidda ha rivelato che vede il Bahr e l'intera stazione marittima, come una novella "Lighthouse", ovvero quel bar che dal 29 maggio del 1949 cominciò ad essere quasi una "casa" del jazz, nel momento in cui il proprietario John Levine permise al bassista/leader della band Howard Rumsey di iniziare delle jam session domenicali. L'esperimento fu un successo. Rumsey divenne manager del club poco dopo e mise insieme una house band chiamata Lighthouse All-Stars, in cui passarono, incisero e suonarono tutti i capiscuola del tempo, come Chet Baker, Gerry Mulligan e Miles Davis.
Guglielmo Guglielmi, pianista, compositore e arrangiatore con precedenti con il Campania Jazz Quartet, poi con il blues e la fusion di Napoli Centrale capitanata da James Senese, successivamente con Tullio De Piscopo, con Tony Esposito e moltissimi altri nomi di levatura nazionale della musica leggera e docente al Conservatorio di Salerno.
Aldo Vigorito, contrabbassista e compositore, ha affiancato il suo nome e fornito il proprio supporto contrabbassistico a quasi tutti i maggiori jazzisti operando in ambito nazionale e internazionale. Difficile fare nomi, più semplice dire che qualunque musicista si sia trovato ad esibirsi a sud di Roma e abbia avuto bisogno dell'apporto di un contrabbassista "a tutto tondo" ha scelto Aldo Vigorito. Insegna al Conservatorio di Salerno.
Sandro Deidda, saxofonista, diplomato in clarinetto e composizione jazz e laureato al D.A.M.S. di Bologna, ha spaziato in quasi tutti i settori della musica. Appartenente a una famiglia che annovera al suo interno numerosi virtuosi musicisti polistrumentisti, tra cui anche altri valentissimi saxofonisti, non gli è mancata una sorta di goliardica competizione interna, seppure bonaria e positiva, che gli ha consentito vantaggiosi scambi di ricche esperienze artistiche. Da sempre appassionato di jazz si è dedicato intensamente a questo genere ma ha avuto frequenti esperienze in ambito di musica leggere in numerose trasmissioni televisive di grande successo. E' docente di jazz al Conservatorio di Salerno.
Serata di chiusura venerdì16 dicembre con il Daniele Scannapieco Quartet, composto dal leader al sassofono tenore, Tommaso Scannapieco al contrabbasso, Michele Matino al pianoforte e Luigi Del Prete alla batteria. Un progetto molto affiatato, dotato di un grande interplay e una spiccata vocazione al mainstream, che fa diventare un saggio di bop in grande stile, con decise inflessioni hard-bop.
Fonte: Occhi su Salerno
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