UN PENSIERO PER ENNIO IOVANE

Un legame profondo, fatto di ricordi, di nostalgia e di un amore viscerale per Amalfi. È quello che ha unito per anni Ennio Iovane e il giornalista Sigismondo Nastri, decano dell'informazione in Costiera, che oggi, con parole cariche di emozione, ne annuncia la scomparsa.

Ennio Iovane si è spento improvvisamente ieri mattina a Parigi, la città dove aveva scelto di vivere, lasciando la sua amata Amalfi per intraprendere una nuova vita all'ombra della Tour Eiffel. Una scelta coraggiosa e definitiva, condivisa con la moglie Anneke, in una capitale che lo ha accolto e accompagnato per tutta l'esistenza, ma che non ha mai potuto cancellare il legame con la terra natale.

«Ci sentivamo spesso al telefono», racconta Nastri. «Conversazioni lunghe, mai banali, in cui Amalfi era sempre al centro: ricordi, aneddoti, considerazioni sul presente. Avevamo in programma di risentirci proprio in questi giorni per gli auguri di Pasqua. Invece, la notizia della sua morte mi ha colpito come una bastonata».

Nel cuore di Ennio, Amalfi era una presenza costante. Anche da lontano, restava il punto di riferimento, la radice che dava senso alle sue riflessioni e al suo orgoglio identitario. Una passione che, nel tempo, ha condiviso con tanti amici e familiari, mantenendo vivo un dialogo fatto di memoria e sentimento.

Nastri ne conserva un ricordo preciso e felice: la sera dell'11 luglio, quando l'Italia vinse i Mondiali di calcio. «Partecipò al carosello di auto sul boulevard St. Germain, e riuscimmo a ritrovarci tra la folla in festa. Ridevamo, felici come due ragazzi. È quell'immagine che voglio conservare di lui».

Alla moglie Anneke, al figlio André, al fratello José e a tutti i familiari, Sigismondo Nastri rivolge, anche a nome di Anna Maria, Antonio e Manuela, un pensiero di profondo cordoglio.

Amalfi saluta uno dei suoi figli più autentici, che da lontano non ha mai smesso di amarla.