La scomparsa di Enzo Fortunato, avvenuta all'età di 74 anni, ha lasciato un grande vuoto nel mondo dello sport, della televisione e dell'ospitalità. Il suo viaggio, iniziato dalla sua amata Ravello, lo ha portato a Londra, alla corte di Sir Charles Forte, per poi approdare a Cagliari, dove ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore dei sardi.

Nato a Ravello, Fortunato si trasferì giovanissimo a Londra, dove ebbe l'opportunità di lavorare con Sir Charles Forte, un'icona nell'industria alberghiera di lusso. In questa fase della sua vita, Fortunato ha avuto l'onore di servire celebrità come i Pink Floyd e Freddy Mercury, diventando testimone e parte attiva di un'epoca d'oro nella capitale britannica.

Il suo percorso lo ha poi portato in Sardegna, dove la sua versatilità e il suo spirito, simbolo di ospitalità sincera e genuina, hanno brillato in diverse mansioni, dal pizzaiolo all'animatore, fino a diventare un punto di riferimento nel settore alberghiero sardo. La sua avventura con il Cagliari Calcio, dal 1992 al 2001, lo ha visto ricoprire il ruolo di team manager, lavorando al fianco di allenatori del calibro di Radice, Trapattoni, Tabarez, Mazzone e Ventura. Con il Cagliari, ha vissuto momenti di gloria, come la partecipazione alla Coppa UEFA, ma anche episodi amari, come lo spareggio retrocessione a Napoli contro il Piacenza.

Fortunato non ha mai abbandonato il mondo del calcio, continuando a promuovere il Forte Village di Santa Margherita di Pula come sede ideale per ritiri calcistici. La sua parentesi televisiva ha avuto il suo apice con l'esperienza a "Tiki Taka", programma condotto da Piero Chiambretti. Chiambretti stesso ha ricordato con affetto Fortunato, condividendo una foto di lui negli studi televisivi e esprimendo il suo dolore per la perdita di un uomo le cui parole erano "carezze al cuore".

Anche Don Patrizio Coppola, opinionista televisivo, ha espresso il suo cordoglio, ricordando la gentilezza e l'umanità di Fortunato. La notizia della sua scomparsa si è diffusa velocemente non solo nella Divina, ma anche a Cagliari, città che l'aveva adottato e amato profondamente.

Da Ravello il cordoglio dell'amico Antonio Schiavo: «Ci piacerebbe pensare che stia solo provando una scena del programma di animazione del suo Forte Village. Ci piacerebbe pensarlo mentre finge di essere morto mentre una folla di turisti attende che " risusciti" con il suo fare istrionico e accattivante e riprenda, chessò, a esibirsi nel ballo del qua qua che Travolta gli farebbe un baffo. Non sarà così, non è così. Oggi abbiamo perso un amico, almeno per noi che siamo lontani da Ravello, e da Cagliari in maniera improvvisa e assurda se può essere mai assurda la morte ma sicuramente è sempre improvvisa quella di chi ha fatto fa parte degli anni più belli della tua vita. Riposa in pace, Enzo e, quando Dio vorrà, sappiamo che nell'aldilà ci attenderai sorridente e compìto, da buon maggiordomo.»

Enzo Fortunato lascia un'eredità di passione, dedizione e poliedricità, qualità che lo hanno reso un personaggio amato e rispettato in tutti i campi in cui ha operato. Il suo ricordo continuerà a vivere nelle storie e nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

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