La Costiera Amalfitana piange il dottor Aniello Lucibello, primario di Ortopedia e Traumatologia presso l'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. Aveva 70 anni. Ha ceduto alla terribile malattia contro la quale combatteva da oltre un decennio. Stimato professionista, originario di Ravello, il dottor Lucibello ha dedicato la sua vita al lavoro, con grande premura per i propri pazienti e alla sua famiglia.

Lascia la moglie Concetta, le figlie Maria, Piera e Marianna, il nipotino Alberto.

I funerali giovedì 5 ottobre, alle 10 e 30, nella Basilica di Santa Trofimena a Minori. Dopo la cremazione le ceneri saranno tumulate nel Cimitero di Atrani.

«Oltre ad essere un medico illuminato e disponibile verso i più deboli, il dottor Lucibello ha servito la nostra cittadina nel ruolo di Consigliere Comunale ed Assessore della Giunta Lembo negli anni Novanta. Attento e laborioso, ha contribuito allo sviluppo e alla crescita della nostra Minori». Questo il ricordo del sindaco di Minori Andrea Reale che, interprete dei sentimenti dell'amministrazione comunale e dei dipendenti comunali, esprime vicinanza alla famiglia Lucibello.

Raffaele Petta, primario di Ginecologia al Ruggi di Salerno: «È volato al cielo un grande amico, in silenzio, a modo suo!! Burbero, duro, avaro nelle moine come prodigo nelle sue prestazioni professionali! Ha fatto il Primario di Ortopedia, senza fronzoli, badando alla sostanza come sanno fare gli uomini della Costiera! Non ha mai approfittato di nessuno, è entrato in punta di piedi e così è andato via!! E' stato un Medico Contadino che condivideva la professione con la passione per la sua terra!! Pochi lo ricordano oggi; io sì!! Ci manca il tuo sorriso buono!! Sono Medici come Te che danno ancora un senso alla nostra professione!! Pensaci anche da lassù!! Grazie grande Aniello Lucibello!!»

Sigismondo Nastri, decano dei giornalisti della Costa d'Amalfi: «Aniello Lucibello è stato per tanti anni un punto di riferimento sicuro, affidabile, in Costiera amalfitana. Alla riconosciuta professionalità univa grandi qualità umane: disponibilità, pazienza, generosità. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo e addolora quanti lo hanno conosciuto e stimato, quanti si sono affidati alle sue cure».