SCALA - Si è spento improvvisamente ieri sera il sorriso schietto e sincero di Mario Esposito Afeltra. Aveva 83 anni. Una di quelle persone che nei piccoli e autentici paesi come Scala cominci ad apprezzare e a rispettare da subito, dopo aver ricevuto in dono proprio quel sorriso speciale, che ha il sapore dell'accoglienza, dell'onestà, con disarmante semplicità.

Mostrava una certa somiglianza con l'attore Danny De Vito: la sua statura fisica rappresentava l'opposto contrario di quella umana. Era la bontà personificata. «Dobbiamo volerci bene» diceva sempre, in vernacolo, stringendo la sua mano ruvida in maniera decisa.

Una vita scandita dal duro e onesto lavoro la sua, fino all'ultimo dei suoi giorni, da capofamiglia esemplare. Per circa trent'anni è stato cuoco Da Gemma, a Capri. Sull'Isola Azzurra ha conosciuto Assunta, la sua sposa, da cui ha avuto due figli, Daniela e Luigi. Stravedeva per i suoi cinque nipoti. Come tanti anziani a riposo nutriva la passione per l'agricoltura. Lo si incontrava puntuale, ad ottobre, nei preparativi della Festa del Castagna, manifestazione a cui Mario - con la massiccia rappresentanza di Campidoglio - offriva il suo spassionato contributo da orgoglioso cittadino scalese, innamorato del suo paese. Oggi Mario lascia un vuoto nella comunità di Scala e in tutte le persone, anche in chi scrive, che ne hanno apprezzato le qualità umane.

I funerali domani, venerdì 13 aprile alle 9 e 30, muovendo dall'abitazione di Via Scalese per la Chiesa di Campidoglio.