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Maiori, costiera amalfitana, aperture straordinarie

Ad agosto aperture straordinarie dell'Abbazia di Santa Maria de Olearia a Maiori per scoprire un tesoro della Costiera Amalfitana

Grazie all'iniziativa dell'Associazione Acarbio, sarà possibile visitare l'Abbazia nelle seguenti date: 14, 17, 20 e 29 agosto, dalle ore 16:00 alle 19:15

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 13 agosto 2024 09:42:40

L'Abbazia di Santa Maria de Olearia, tra i gioielli storico-artistici più suggestivi della Costiera Amalfitana, apre le sue porte ai visitatori per alcune date straordinarie nel mese di agosto. Questo antico complesso monastico, incastonato nella roccia, rappresenta una delle testimonianze più affascinanti dell'arte e dell'architettura medievale nella regione, offrendo un'esperienza unica per gli appassionati di storia, arte e cultura.

Grazie all'iniziativa dell'Associazione Acarbio, sarà possibile visitare l'Abbazia nelle seguenti date: 14, 17, 20 e 29 agosto, dalle ore 16:00 alle 19:15. I volontari dell'Associazione saranno presenti per accompagnare i visitatori alla scoperta dei segreti e delle meraviglie di questo luogo magico, immerso in un paesaggio mozzafiato e ricco di spiritualità.

In concomitanza con queste aperture straordinarie, il servizio di trasporto pubblico locale (TPL) tra Maiori e Erchie effettuerà una fermata intermedia eccezionale nei pressi dell'Abbazia, per facilitare l'accesso al complesso monumentale nei giorni indicati.

Gli orari del TPL dedicato consentono di pianificare agevolmente la visita all'Abbazia, garantendo un'esperienza serena e senza preoccupazioni di parcheggio o traffico.

L'Abbazia di Santa Maria de Olearia è una preziosa testimonianza di arte e architettura del primo Medioevo, resa nota per la prima volta nel 1871 da Salazaro negli "Studi sui monumenti dell'Italia meridionale dal IV al XIII secolo", dove furono pubblicati alcuni disegni degli affreschi dell'abbazia. La costruzione di questo straordinario complesso risale al periodo del primo Arcivescovo di Amalfi, Leone, che concesse a Pietro l'eremita il permesso di realizzare la chiesa di Santa Maria de Olearia, come riportato nel Liber pontificalis ecclesiae amalfitanae.

Pietro, probabilmente un monaco proveniente dalla Sicilia o dalla Calabria, giunse in Costiera alla fine del X secolo per sfuggire alla dominazione araba, che causò un massiccio esodo di monaci, soprattutto di rito greco. Con l'arrivo di numerosi anacoreti, la struttura fu ampliata, e il sito assunse una connotazione più monastica a partire dal 1087, quando l'eremo fu concesso a Pietro Pappacarbone, abate del monastero benedettino della SS. Trinità di Cava dei Tirreni, dal Duca Ruggero Borsa. Il primo abate dell'abbazia fu Taurus, come ricordato da una lapide commemorativa, mentre l'ultimo abate, nel XVI secolo, fu Giacomo Silverio Piccolomini. Nel 1580, l'abbazia venne incorporata nel Capitolo della Diocesi di Amalfi.

Il complesso monumentale di Santa Maria de Olearia è costituito da tre cappelle sovrapposte, mentre il restante edificio è stato trasformato per essere adibito ad abitazione privata. La caratteristica costruttiva delle architetture è data dai materiali con cui è stata realizzata, tra cui semplici pietrisco di roccia e malta ricoperta da intonaco, oltre ai marmi utilizzati per le colonne e i capitelli. Tuttavia, il vero punto di maggiore interesse è rappresentato dai dipinti che decorano l'interno del complesso, testimonianze preziose dell'arte medievale.

Non perdete l'opportunità di esplorare questo straordinario monumento, approfittando delle aperture straordinarie di agosto e del servizio di trasporto dedicato.

Fonte: Amalfi News

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