Tu sei qui: Notizie, LifestyleDal tizzone ardente alla Legge di Lavoisier: metafore e scienza nei versi di Raffaela Amato
Inserito da (Admin), lunedì 19 febbraio 2024 07:31:04
Questa poesia di Raffaela Amato, docente in pensione con la passione per la poesia, ci introduce in maniera artistica alla "legge di conservazione della massa", formulata nel 1789 da Antoine-Laurent de Lavoisier, partendo da un'immagine quotidiana e quasi ipnotica: un tizzone di brace ardente.
Il fuoco, un fenomeno tanto comune quanto misterioso, diventa qui una metafora potente per esplorare il principio secondo cui, in una reazione chimica, nulla si crea e nulla si distrugge. La poesia descrive con eleganza e precisione il processo di combustione del legno, evidenziando come l'energia rilasciata e le sostanze prodotte - anidride carbonica, vapore, ceneri e potassio - siano tutte parte di un ciclo continuo di trasformazione.
Raffaela Amato sottolinea che, sebbene la forma materiale possa cambiare, l'essenza sostanziale rimane. Questo concetto, fondamentale nella chimica e nella fisica, viene presentato nella poesia come un parallelo filosofico alla vita stessa: ogni cosa, vivente o non, segue un percorso di trasformazione continua, senza mai scomparire completamente.
"Lavoisier e l'eterno ritorno" non è solo un omaggio alle scienze (la disciplina scolastica insegnata dalla professoressa Amato), ma anche un invito a riflettere sulla natura ciclica dell'esistenza e sulla perenne metamorfosi che caratterizza ogni aspetto del nostro universo.
"Nulla può nascere dal nulla e tutto ciò che viene generato non può ritornare al nulla."
(Lucrezio, "De rerum natura" - Libro I, vv -265-266)
Lavoisier e l'eterno ritorno
Un tizzone di rossa brace ardente
riporta un paragone alla mia mente
di come a questo mondo tutto passa
ma non si perde affatto la sua massa.
Il legno brucia e manda un bel calore
un tipo di energia che si trasmette
poi anidride carbonica e vapore
come ogni combustione in aria immette.
Ossigeno ha sottratto dall'ambiente
e gli ha lasciato in dote un ammendante
- di ceneri e potassio un fine ammasso -
che servirà al terreno per l'ingrasso.
Nulla in definitiva si è distrutto
però cambiato ne risulta il tutto,
convertito in un circolo il percorso
continua in altro modo il proprio corso.
Come somiglia a quel tizzone ardente
ogni cosa - vivente o non vivente -
dopo nata non muore, si trasforma
non scompare, soltanto muta forma.
(Raffaela Amato)
Fonte: Il Vescovado
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