Se il tramonto è il sipario dorato di un giorno che muore, l'alba è la promessa di un inizio, un preludio che accende la vita. Carlo de Felice, fotografo originario di Vietri Sul Mare, ha immortalato l'alba di Salerno in una serie di scatti potenti, realizzati da Via de Renzi, che mostrano la città svegliarsi al tocco di una luce che attraversa il cielo come una carezza dorata.

Le sue fotografie rivelano un paesaggio che pare sussurrare i versi del poeta Ungaretti: "M'illumino d'immenso". Il sole, appena sorto, inonda i tetti, le strade e il lungomare di Salerno con raggi che fendono l'aria fresca e chiara del mattino, promettendo un giorno di rinnovata speranza. I riflessi dorati si mescolano alle ombre lunghe, donando una profondità che parla di quiete e riflessione.

La cupola di una chiesa vicina, con le sue tonalità pastello e piastrelle smaltate, risplende sotto i primi bagliori del sole, quasi un faro spirituale in un mare di edifici.

Lo scatto cattura la bellezza visiva, l'essenza stessa del risveglio: un momento in cui tutto è possibile, e il mondo sembra sospeso in un respiro collettivo.

Salerno, così ritratta, è un poema di colori, di vita che si rinnova nel giorno che rinasce, e di un paesaggio che, seppur diametralmente opposto alla romantica Positano, immortalata negli scatti di Fabio Fusco, racconta una storia altrettanto commovente e senza tempo.