Tu sei qui: Notizie, LifestyleUltime feste al "Castello delle Cerimonie": dal Tar una proroga di 30 giorni per clienti e lavoratori
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 14 gennaio 2025 11:40:12
Sant'Antonio Abate - Il destino del Grand Hotel La Sonrisa, conosciuto in tutta Italia come il Castello delle Cerimonie, sembra ormai segnato. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Campania ha accolto solo parzialmente il ricorso presentato dalla famiglia Polese contro il provvedimento del Comune di Sant'Antonio Abate, guidato dalla sindaca Ilaria Abagnale, che revoca le licenze di ristorazione e albergo alle tre società gestori della struttura.
La decisione del Tar, tuttavia, concede una proroga di 30 giorni per permettere la chiusura degli impegni con i clienti e dare "un adeguato preavviso ai lavoratori impiegati nelle attività". Questo margine temporale appare come un ultimo atto per il Castello delle Cerimonie, che nel corso degli anni è diventato un simbolo del lusso e delle celebrazioni grazie al successo del programma televisivo di Real Time.
Il provvedimento comunale è propedeutico all'acquisizione degli immobili e dei terreni - circa 44mila metri quadrati - al patrimonio comunale. Tale operazione si basa sulla sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato l'esistenza del reato di lottizzazione abusiva.
La settima sezione del Tar della Campania (presieduta da Maria Laura Maddalena con i consiglieri Gabriella Caprini e Maria Grazia D'Alterio) ha rinviato l'udienza pubblica al prossimo 5 giugno 2025, lasciando intravedere margini per ulteriori sviluppi legali.
Il Grand Hotel La Sonrisa, da sempre legato alla famiglia Polese, non è solo una struttura alberghiera, ma un vero e proprio simbolo di tradizioni e feste partenopee. La sua chiusura rappresenta un duro colpo per il territorio, con ripercussioni non solo emotive ma anche economiche, specie per i lavoratori coinvolti.
Intanto, il Comune di Sant'Antonio Abate guarda avanti, pronto a trasformare il Castello in un bene pubblico. Resta da capire quale sarà il suo futuro utilizzo e se saprà mantenere vivo il ricordo del suo passato tanto amato.
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Fonte: Il Vescovado
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