Con riferimento alle affermazioni rilasciate agli organi di stampa dal consigliere Antonio Palumbo, presidente della Commissione Urbanistica, è necessario precisare quanto segue:

Il Popolo della Libertà, ed in particolar modo il consigliere Luigi Napoli, ha sempre seguito con particolare attenzione l’argomento delicato degli abusi edilizi, dei condoni e delle zone vincolate senza alcun intento di strumentalizzare la vicenda al fine elettorale.

La dichiarazione del consigliere Palumbo secondo cui “vi è qualche consigliere che gira per le case dichiarando il falso” è un’affermazione del tutto gratuita e priva di alcun fondamento.

Detta affermazione, infatti, è essa stessa prima facie strumentale, così come ugualmente strumentale appare la decisione assunta dal Consiglio comunale nell’ultima seduta.

Il tutto quando, invece, da parte del consigliere Luigi Napoli si è sempre seguita la strada del canale istituzionale e del dialogo con le istituzioni governative.

La prova di questo costruttivo dialogo con le istituzioni governative è data, infatti, dalla missiva a firma del Ministro Sandro Bondi, nella quale si evidenza che “… la documentazione relativa alla proposta di nuova delimitazione del vincolo paesistico interessante il Comune di Cava dei Tirreni è in fase di avanzata analisi da parte di questo Ministero e, specificatamente, da parte del Capo Segreteria Dott. Enrico Hullweck e da parte della Dott.ssa Daniela Sandroni”.

Questa è la politica del fare del centrodestra, mentre l’Amministrazione Gravagnuolo non ha di meglio che impostare le proprie affermazioni sui sentito dire e su comunicazioni demagogiche. E’ inutile ricordare al consigliere Palumbo che con i sentito dire non si governa una città.

Il PdL condanna fermamente tali azioni politiche strumentali e denigratorie nei confronti di chi si impegna nel trovare soluzioni condivise a tutti i livelli istituzionali. Sarà la città a giudicare chi realmente si attiva per la risoluzione dei problemi e chi, come l’Amministrazione Gravagnuolo, pensa esclusivamente a denigrare l’operato altrui.