Fino a qualche tempo fa, a Maiori, appena imboccato il bivio per Erchie, si poteva chiaramente scorgere, addossata al muretto, un'area degradata con accumulo di terriccio, pietrame ed erbacce varie che, specie in estate, era usata come ricettacolo di rifiuti lanciati al volo da conducenti poco rispettosi di auto e motorini.

Una situazione di degrado che faceva da "biglietto da visita" della cittadina proprio dietro l'angolo di uno degli squarci più suggestivi della Costiera amalfitana, la spiaggia di Caugo.

Allora, l'Associazione "Uniti per Erchie", che si è sempre prefissata l'obiettivo del recupero ambientale di questo e di altri angoli degradati del borgo, ha elaborato un progetto di recupero ambientale prontamente approvato e finanziato dal Comune di Maiori.

Con il sostegno del finanziamento comunale, è stato creato un muro a secco di contenimento del terreno per realizzare un'aiuola. L'Associazione a questo punto si è presa l'onere finanziario e di vanga e zappa per mettere a dimora alcune piante grasse ed ornamentali che crescendo con gli anni avrebbero abbellito l'accesso al borgo.

Ma non hanno avuto modo di crescere abbastanza: è di qualche giorno fa la scoperta del gesto di un ignoto individuo che ha pensato bene di estirpare tutte le piante messe a dimora con impegno e sacrificio dai soci dell'Associazione.

I cittadini che tanto si erano prodigati per il bene comune sono adesso indignati e si chiedono: «È stato un furto o un atto di vandalismo?».