Tu sei qui: Politica“Agerola in tavola”, i bambini a scuola di alimentazione
Inserito da (redazionelda), giovedì 19 dicembre 2019 16:48:11
Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Questo il motto del percorso formativo di lettura del territorio - educazione e cultura alimentare ed ambientale "Agerola in tavola" realizzato dall'Istituto Comprensivo "S. Di Giacomo - E. De Nicola" in collaborazione con il Comune di Agerola.
L'obiettivo principale è stato quello ristabilire un rapporto corretto con le proprie tradizioni in modo da facilitare la formazione dell'identità di ognuno, attraverso la trasmissione di una buona cultura del cibo. I bambini sono stati sollecitati su temi di stretta attualità quali la produzione e la distribuzione alimentare, le produzioni biologiche, il benessere animale, l'etica di produzione, aspetti utili a comprendere che un'agricoltura attenta ai bisogni della collettività è un patrimonio del territorio oltre che un elemento essenziale per la sicurezza alimentare dei cittadini.
L'approccio utilizzato dall'Istituto Comprensivo è stato quello di fornire agli alunni e alle loro famiglie le informazioni necessarie ad attuare scelte consapevoli recuperando i principi di una sana alimentazione che non possono prescindere dalla conoscenza del percorso "dalla terra alla tavola", della stagionalità dei prodotti e della tradizione locale.
Il percorso, iniziato con la festa dell'agricoltura, si è poi concluso nel luogo più naturale possibile, il Campus Principe di Napoli, lo scrigno della buona alimentazione dove gli alunni hanno partecipato a laboratori di cucina e di pasticceria.
«Siamo ciò che mangiamo - dice il sindaco di Agerola Luca Mascolo -. Il valore aggiunto che rende unico il ricco paniere gastronomico agerolese, riconosciuto ed apprezzato non solo in Campania, ma anche in Italia e all'estero proprio, è da ricercarsi proprio nelle secolari tradizioni alimentari tramandate di generazione in generazione e giunte fino ad oggi. Un patrimonio di inestimabile valore che deve essere tutelato anche grazie ad iniziative come questa».
«Il cibo è cultura non solo quando si consuma, ma anche quando si produce e quando si prepara. È frutto della nostra identità ed è uno strumento importante per esprimerla e comunicarla» spiega la professoressa Maria Gentile, referente del progetto.
Fonte: Il Vescovado
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