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Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 27 settembre 2002 00:00:00
La Guardia di Finanza è tornata a Palazzo di Città per visionare nuovi fascicoli relativi alle indagini, condotte dalla Corte dei Conti, sulla convocazione delle Commissioni consiliari e sul conseguente pagamento a gettone dei consiglieri risultati presenti. L'incartamento, richiesto agli impiegati degli uffici comunali competenti, contiene l'elenco delle Commissioni convocate, il giorno e l'orario delle sedute consiliari, la lista dei consiglieri risultati presenti, con indicazioni precise circa la loro attività professionale (uffici pubblici, studi privati). Dati e cifre da incrociare, per verificare presunte irregolarità, in particolare in merito all'ipotesi di «assenteismo». Nell'esposto che ha dato il via all'indagine si legge che alcuni consiglieri avrebbero risposto all'appello delle singole sedute consiliari, incassando così il gettone di presenza, ma di fatto si sarebbero allontanati dall'aula nel corso dei lavori della Commissione, per dedicarsi al proprio lavoro. Nel mirino anche il numero delle convocazioni, che, stando alla denuncia presentata, sarebbero immotivate, vista la loro scarsa produttività, eppure sollecitate per guadagnare più gettoni. Gli investigatori hanno ascoltato i dirigenti incaricati della verbalizzazione degli atti per avere ulteriori chiarimenti. A Palazzo di Città hanno fatto capolino anche gli agenti della Polizia Tributaria, incaricati dalla Procura di Napoli, che ha aperto l'indagine. Ieri mattina si sono fermati per circa due ore nelle stanze del Comune, per raccogliere una voluminosa documentazione. Al momento, gli inquirenti non hanno formulato alcuna ipotesi di reato, lasciando che il materiale visionato possa suggerire una valutazione corretta delle accuse contenute nell'esposto presentato, nello scorso mese di giugno, alla Corte di Conti. Già alcuni errori nella stesura dei verbali, comunque, suggerirebbero particolari interessanti nelle indagini. Da un primo esame degli atti, gli uomini delle Fiamme Gialle avrebbero ravvisato irregolarità nella scrittura dei verbali. La più marchiana: verbali firmati al termine della seduta con due soli consiglieri presenti. Il fatto che, nel corso dei blitz della settimana scorsa, gli investigatori hanno allargato la loro indagine sulle competenze e sulle modalità di convocazione di alcune Commissioni consiliari, indicherebbe che il materiale raccolto non è incentrato unicamente sulla questione delle presenze.
Fonte: Il Portico
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