Tu sei qui: PoliticaAlleanza Italia, il documento politico-programmatico
Inserito da (admin), martedì 25 gennaio 2005 00:00:00
«Alleanza Italia, nata 15 giorni prima delle ultime elezioni provinciali, grazie al duo Senatore-Romano raggiunse i 13mila voti e per poco meno di 200 voti non scattò il quorum per un eletto alla Provincia. E' stato questo l'ultimo atto d'orgoglio di 1.300 uomini e donne fra autosospesi ed espulsi da AN., i quali oggi passano dall'orgoglio e dalla difesa del proprio onore al desiderio di contribuire al buon governo degli enti locali, senza alcun pregiudizio di sorte. Alleanza Italia oggi è un'associazione politica-culturale di spessore provinciale che mira ad espandersi nell'intero Meridione, essendo il meridionalismo uno degli scopi principali del movimento. Cadute, ormai, tutte le barricate ideologiche, senza rinnegare nulla e senza pretendere rinnegamenti, null'altro resta da fare se non agire per il bene delle nostre comunità, abbandonate da un nordismo sempre più accentuato, arrogante e fazioso, al proprio infausto destino. Preso atto, quindi, del fallimento di un centro-destra spurio e privo di capacità di governo; considerato in Provincia di Salerno la stupidità politica dei rappresentanti provinciali, attenti solo a conservare il loro posticino al sole e quello dei propri lacchè di turno; vista, in particolare a Cava de'Tirreni, l'assurda e folle situazione politica-amministrativa, mai registrata prima negli annali storici del nostro paese; si è deciso di dare un apporto alla costituente formazione alternativa al malgoverno cittadino, sicuri di trovare in essa non solo legittima accoglienza (così come difatti è avvenuto), ma soprattutto programmi, idee e progettualità idonee a far uscire Cava da un tunnel pericoloso e senza via di uscita. Bisogna, quindi, cancellare al più presto questa pagina triste e vergognosa per Cava, rappresentata da Messina e dai suoi pochi amici. Al posto dell'incoerenza, spartizione sfrenata dei posti di potere, di lavoro e della cosa pubblica in genere, del mancato senso dell'onore e dell'amore per il bene comune, bisogna ripristinare innanzi tutto i veri valori della politica: lealtà, correttezza, spirito di sacrificio e disinteresse personale. Su tutto deve ritornare a brillare la stella della legalità, della solidarietà nei fatti, della buona amministrazione e del rispetto di tutti, in particolare di chi, a torto o a ragione, pur pensandola diversamente, va conquistato e non, invece, come accade ora, emarginato e combattuto al pari di un nemico da distruggere. La lotta di potere personale e familiare, per garantire uno stipendio a degli illustri sconosciuti, senza arte né parte, falliti o figli di falliti non solo politicamente, va stigmatizzata, come esempio negativo della politica che allontana sempre più le persone capaci e perbene, attraendo, come miele le mosche, solo chi, non avendo voglia di lavorare, per sbarcare il lunario, trova facile ristoro in uno stipendio politico. Dopo aver riportato la politica negli argini e nei retti confini dell'etica e della morale, bisogna accingersi alla ripresa economica immediata del nostro paese, per riportare in alto una qualità della vita tendenzialmente rivolta verso il basso, consentendo così equilibrio politico-amministrativo, pace sociale e soprattutto attenzione particolare verso le fasce più deboli e sfortunate. Ci auguriamo di poter contribuire, con l'umiltà che ci contraddistingue, alla formazione di un grande centro (comprensivo delle tante anime che spaziano da quelle cattoliche, repubblicane, socialiste e di destra sociale vera) e di una grande sinistra (moderata, riformista e socialdemocratica), tendenti entrambi alla formazione di un unico grande partito (all'americana), capace di eliminare i difetti del sistema precedente ed attuale e di realizzare compiutamente quello maggioritario puro. Un unico filo conduttore, che dovrà legare tutti, sarà rappresentato da un'onestà profonda e non solo intellettuale, un amore viscerale per le istituzioni e per il nostro territorio comunale, provinciale, regionale e nazionale, un altrettanto forte attaccamento ai principi ed ai valori umani, il tutto condito da un'abbondante dose di umiltà e senso della misura».
avv. Marco Senatore
Fonte: Il Portico
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