Ancora pochi giorni e scatterà l'azione di An e dei partiti della Cdl per costituirsi parte civile nei confronti di Bassolino e di altri 27 imputati. «Stanno per scadere i 15 giorni previsti dallo Statuto comunale, poi potremo esercitare, sostituendoci all'ente, la nostra azione risarcitoria nei confronti di Bassolino e gli altri. Chiederemo il risarcimento di tutti i danni materiali e morali, quale diretta conseguenza delle condotte illecite poste in essere da tutti gli imputati. E lo faremo dal momento che la Giunta ha già indicato che si costituirà solo in dibattimento e lo ha deciso con una delibera assunta nel novembre scorso», afferma il coordinatore cittadino di An, Giovanni Del Vecchio.

Il disagio delle popolazioni, il degrado del territorio, i danni dell'immagine negativa della Campania sono sotto gli occhi di tutti ed hanno fatto il giro del mondo, suscitando una grande vergogna: occorre uno scatto di dignità delle coscienze di quanti credono che la politica è servizio e difesa degli interessi della comunità, sostiene An. «La costituzione di parte civile, oltre per motivi giuridici - osserva il capogruppo consiliare di An, Fabio Siani - ha un significato di un forte segnale di affermazione di trasparenza e di legalità nella fallimentare politica di gestione dei rifiuti».

Secondo i presentatori della nota al sindaco ed al presidente del Consiglio, la costituzione di parte civile è anche un dovere alla luce della sentenza della Corte dei Conti, che ha condannato Bassolino al risarcimento della somma di 3 milioni e mezzo di euro per responsabilità contabili per i danni arrecati ed oggetto del procedimento penale. L'azione politica promossa dal coordinamento di An ha trovato ampi consensi non solo tra i partiti della Cdl che hanno sottoscritto la richiesta, ma anche in molti settori dell'opinione pubblica.