Il 12 luglio 2001, il 16enne Michele Fazio tornava a casa, percorrendo i vicoli di Bari Vecchia. In quel maledetto giorno, a strappargli la vita fu un colpo di pistola che, nello scontro fra due clan rivali, colpì per errore Michele mentre stava rincasando.

Nonostante siano passati più di dieci anni, il ricordo di Michele è più vivo che mai, tanto che nel quartiere in cui ha perso la vita è germogliata, grazie soprattutto i genitori del giovane, un'associazione che promuove ogni giorno percorsi di legalità.

Nella giornata di ieri, Giuseppe Conte, leader del M5s, ha incontrato i genitori di Michele, il cui straordinario impegno in memoria del figlio, costituisce un costante monito a tutte le persone oneste a non arrendersi alla violenza e all'omertà e a coltivare la legalità anche in contesti difficili.

"Una speranza che oggi illumina Bari e manda un messaggio a tutta Italia: di fronte alle mafie non ci si rassegna, si lotta con sempre maggiore impegno. Noi siamo al loro fianco", ha detto Conte.