Il caro energia è al centro della campagna elettorale. Silvio Berlusconi lo sa bene e, nei giorni scorsi, ha condiviso uno stralcio del discorso di inaugurazione del rigassificatore di Rovigo nel 2009. Un discorso che è ancora attuale alla luce della guerra in Ucraina.

"Un telegiornale ha ritrovato le immagini e il mio intervento all'inaugurazione del rigassificatore di Rovigo, il più grande tuttora in servizio. 13 anni fa, avevo sottolineato l'importanza per il nostro Paese di realizzare un rigassificatore per diversificare le fonti di approvvigionamento dell'energia, per diminuire la nostra dipendenza da un solo Paese. Il problema è che dopo il mio governo non si è fatto più quasi nulla: - spiega Berlusconi - tutti i progetti sono stati fermati".

"Queste - prosegue - sono proprio le conseguenze di un'ideologia ambientalista vecchia, miope, senza prospettive, imposta dalla sinistra. I verdi in Italia, a differenza di altri Paesi europei, sono semplicemente il "partito del no". A questo si aggiungono le resistenze delle amministrazioni locali nei confronti di infrastrutture necessarie di interesse nazionale.

"Io comprendo tutte le paure, dico che il parere dei sindaci va ascoltato. Ma non si può bloccare per questo ciò che serve all'intera Nazione e che non reca alcun danno alle comunità locali. Le paure irrazionali ci hanno condotto a questa situazione. Difendere l'ambiente è importantissimo, è una delle grandi scommesse per il futuro dell'umanità", chiosa il leader di Forza Italia.

Foto: Silvio Berlusconi