«Un gruppo di giovani studenti cavesi, mi scrive per chiedere una mia opinione sulle dichiarazioni del consigliere comunale, Luigi Petrone, in riferimento alla possibilità di una donna di scegliere, così come disciplinato dalla legge, l’aborto, senza per questo essere considerata una nazista o una assassina. Io trovo questo paragone inaccettabile ed il consigliere Petrone farebbe bene a scusarsi per le parole utilizzate». Sono le parole, affidate ai social, del sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, commentando le dichiarazioni del capogruppo de "La Fratellanza" in merito all'aborto («È peggio dell'olocausto»).

«Aggiungo, anche, a beneficio di questi meravigliosi ragazze e ragazzi, che una parte della nostra città a l’ex fra Gigino ha sempre perdonato tutto e così farà anche oggi. - continua Servalli - Ho già intravisto qualche commento che riduce la cosa ad esempio di "schiettezza" o altre ridicole amenità, altri che esprimono solidarietà e sostegno al consigliere, altri ancora che semplicemente condividono il suo pensiero. Tuttavia è una Cava ancora minoritaria e tocca anche alle giovani generazioni impegnarsi per fare in modo che rimanga tale».

«Per quanto mi riguarda, fino a quando avrò energie, continuerò la mia battaglia per far prevalere una città civile, rispettosa, moderna, libera», conclude il primo cittadino.

Leggi anche:

Cava de' Tirreni, Petrone e le dichiarazioni sull'aborto: «È peggio dell'olocausto». La replica di Potere al Popolo

Cava de' Tirreni, Avagliano: «Frasi di Petrone inaccettabili, le donne che scelgono di abortire non sono assassine»

Cava de' Tirreni, Paola Landi su Petrone: «Ha paragonato donne al nazismo, chieda scusa»

Cava de' Tirreni, Partito Comunista a Petrone: «Rilegga libri di storia e smetta di autocompiacersi come salvatore dei più deboli»

Cava de' Tirreni, Trezza replica a Petrone: «Aborto diritto alla dignità di tante donne che scelgono l'unica soluzione possibile»