Tu sei qui: PoliticaCommissione elettorale, veleni a Palazzo
Inserito da (admin), giovedì 23 febbraio 2006 00:00:00
La denuncia di Cirielli sui gravi rischi di alterazione dell'esito delle prossime elezioni a Cava solleva una forte levata di scudi. Prima il segretario diessino Marco Ascoli, poi i membri della Commissione elettorale, oggi Rifondazione Comunista. Del problema è stato investito dal candidato al parlamento Antonio Armenante lo stesso Bertinotti, nella sua visita a Napoli. Intanto, il commissario straordinario Antonio Reppucci precisa i termini del problema. Dunque, la campagna elettorale ha preso l'avvio tra toni duri.
Dopo la presa di posizione di Cirielli, che tra l'altro ha avuto parole di apprezzamento nei confronti del commissario straordinario, lo stesso Reppucci ha precisato: «Il Ministero dell'Interno - Servizi elettorali, con una nota trasmessa ai prefetti, ha ribadito le innovazioni della legge ed ha invitato tutti all'osservanza delle istruzioni. Per quanto riguarda la nomina degli scrutatori nei Comuni retti da commissari, la Commissione elettorale resta in carica sino all'insediamento della nuova Commissione, che avverrà dopo le elezioni del sindaco e del Consiglio comunale per lo svolgimento di tutti gli adempimenti, compresa la nomina degli scrutatori. Dunque, non è possibile derogare».
Ma la polemica si è accesa. Ecco le bordate contro Cirielli quando il presidente di An ha denunciato il rischio concreto di un voto di scambio e di un controllo politico dei seggi elettorali. «Da quale pulpito viene la predica - afferma Franco Musumeci - Cirielli ha la memoria corta, ha dimenticato che la legge elettorale l'ha voluta e votata la sua maggioranza. Per quanto riguarda i sospetti avanzati, non conosce né il rigore morale della sinistra, ed è possibile, ma neppure la storia della città, cosa gravissima malgrado si erga a politico cavese. Rifondazione non ha componenti, tuttavia rivolge appello alle forze presenti perché mettano in pratica sistemi trasparenti». Intanto, prima il segretario cittadino, poi quello provinciale, ed ancora il candidato Antonio Armenante, hanno sollevato la questione con l'on. Bertinotti per un intervento alla Camera.
Ancora più duro il componente della Commissione elettorale, Michele Coppola dello Sdi: «La posizione di Cirielli è strumentale, è legata all'assenza di componenti di An. Avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione al momento del voto. Tuttavia, mi rimetto alla maggioranza ed accetterò la soluzione che si riterrà la più equa e la più trasparente possibile». Marco Ascoli, segretario diessino, insiste: «La presentazione di una lista unica, elaborata mediante sorteggio, può essere una soluzione. Sarebbe un segnale di trasparenza, di garanzia e di etica politica che i Democratici di Sinistra auspicano e sostengono».
Fonte: Il Portico
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