Tu sei qui: PoliticaConsiglieri ribelli, nessuna intesa
Inserito da (admin), martedì 3 maggio 2005 00:00:00
Faccia a faccia duro, nella serata di ieri, degli azzurri del coordinamento cittadino con il reggente provinciale Fasolino. Animi tesi dopo le ultime vicende elettorali. Giovanni Baldi insiste con Messina e chiede la svolta. A sinistra, intanto, Achille Mughini si appresta a lanciare il candidato sindaco ed a scendere in campo per le politiche. Atmosfera di rivolta in Forza Italia, dunque. L'ultimo atto che ha spinto la segreteria provinciale a muoversi è stata la firma apposta alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale, unitamente all'opposizione, dal coordinatore cittadino Giovanni Campanile e dai dissidenti Mosca, Salerno, Ventrello, Maddalo ed Apicella. "È stata una provocazione forte per smuovere le acque stagnatesi sempre più all'interno del gruppo e nel rapporto tra consiglieri e Giunta", spiega Campanile. Ma è una crisi che si trascina da mesi. Anzi, qualcuno asserisce che già dall'insediamento della prima Giunta Messina si è aperta una forte conflittualità. "Non è mai troppo tardi per iniziare, anche in vista delle amministrative del 2006, a fare chiarezza su tutto ed a tutto campo. Occorre recuperare la dignità del consigliere comunale. Vogliamo essere protagonisti non del potere, ma delle decisioni che riguardano la vita della città, alla quale abbiamo chiesto il nostro consenso", aggiunge Renato Salerno. Gigetto Durante è preoccupato, avverte il clima surriscaldato e chiede con forza che si decida finalmente dove stare: "Se non si va da nessuna parte, continuiamo ad ingannare noi stessi e quanti ci hanno sostenuto. La città merita rispetto". Intanto, il Consiglio comunale è stato convocato per martedì 10 maggio. All'ordine del giorno la richiesta di 14 consiglieri (7 dell'opposizione, 7 tra dissidenti ed indipendenti) di ridurre gli assessori. Una richiesta fortemente sostenuta dallo stesso presidente Giovanni Baldi (Udc), che in più occasioni ha chiesto a Messina una svolta forte nella gestione del governo cittadino. "La città è contro di noi, lo si è visto durante la campagna elettorale. Essa chiede coerenza, impegno politico e servizi per tutta la comunità", così Giovanni Baldi. An, Udc e la stessa Fi dovranno affrontare lo spinoso problema. "Il leader dell'Udc ha gettato sul tavolo le sue carte. Spetta alle segreterie politiche sciogliere i nodi, altrimenti il "Messina bis" rischia di affondare", conclude Salerno. A sinistra, intanto, i diessini sono in movimento. Achille Mughini, vice-presidente della Provincia, accentua la sua presenza a Cava e nel collegio. Domenica 1° maggio ha inaugurato un nuovo centro studi, dedicato alla memoria del leader dell'ex Pci, Riccardo Romano, figura storica dello scenario politico della città e della provincia. È un nuovo laboratorio politico, collegato alla stessa segreteria di Mughini. Una presenza più accentuata in città in vista anche delle elezioni politiche ed amministrative del 2006. Achille Mughini non ha mai nascosto che il suo candidato sindaco è e resta Luigi Gravagnuolo.
Fonte: Il Portico
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