Sulla crisi politica che ha portato alla fumata nera per l'elezione del Difensore civico di Cava de' Tirreni interviene anche Gianpio De Rosa, consigliere provinciale di Forza Italia. Le sue dichiarazioni non intendono avallare nuove polemiche - sottolinea il giovane politico metelliano - ma vogliono, al contrario, contribuire alla vita politica cittadina mediante una critica costruttiva sulla situazione creatasi nella Vallata. «Stona l'idea di un Difensore civico - sottolinea De Rosa - con la tessera di partito. Nulla da ridire sulla persona dell'avv. Fabio Armenante, bravo politico ed indiscusso professionista. A mio avviso, però, la sensazione collettiva di garanzia che deve dare chi è chiamato a ricoprire tale ruolo vorrebbe che l'incaricato non fosse palesemente schierato con una parte politica. Dovrebbe sì trattarsi di un uomo riconducibile all'area moderata, di modo che fosse precluso alle opposizioni di intentare battaglie politiche all'Amministrazione attraverso il paravento e l'autorevolezza dell'ombudsman, tuttavia dovrebbe essere una persona che, con i requisiti di serenità ed indifferenza partitica, venga in qualche modo, se non accettata, quantomeno non violentemente osteggiata dalle minoranze. Per cui, io ritengo che, anziché attivarsi per la modifica statutaria, sarebbe per l'Amministrazione Messina una buona ed abile azione politica individuare un nominativo sul quale coinvolgere quanti più consensi possibili in Consiglio, accompagnati semmai dalle astensioni e non dai voti contrari (e, per giunta, dai ricorsi) delle opposizioni. Il Difensore civico è il garante dell'imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, dunque un organo di tutela del cittadino, non della Giunta comunale». Raccomandazioni che, se verranno recepite dal sindaco Alfredo Messina, dovrebbero contribuire a cambiare radicalmente i piani d'azione con cui si sta muovendo l'Amministrazione comunale cavese.