Acque agitate in An, sott'accusa Marco Galdi. Luigi Napoli e Fortunato Palumbo lamentano di non essere stati supportati nella giusta misura da tutti. Niente polemiche, ma chiarezza di comportamenti per il futuro. Assente il coordinatore provinciale Edmondo Cirielli, gli uomini di An si sono incontrati ed hanno fatto l'analisi del voto, avviando nel partito un franco e leale confronto. Sono stati proprio Luigi Napoli e Fortunato Palumbo, i due candidati di An alla Provincia, il primo a Cava 1 ed il secondo a Cava 2, ad avviare il confronto. Hanno premesso che i risultati (Napoli circa 2.000 voti, Palumbo oltre 1.000), se li gratificano per l'impegno ed il consenso di tanta gente sul piano personale, non sono soddisfacenti per il partito. È stata evidenziata una frattura tra il voto alle Provinciali e quello alle Europee. «Qualcosa non ha funzionato o è venuto meno», ha dichiarato Palumbo. «Certamente, non è venuto meno l'entusiasmo nostro e di tanti giovani che in questi giorni ci sono stati vicini», ha aggiunto Napoli. Sotto accusa qualche "notabile del partito", il cui «contributo non è stato pari alle sue reali possibilità come leader e come uomo che nelle ultime elezioni si impose con un un largo plebiscito». Anche se poco è trapelato (molte le bocche cucite), si è saputo che Marco Galdi non si è sottratto al confronto ed ha ricordato che era impegnato nella campagna elettorale per le Europee, ed in particolare per il ministro Alemanno. Alla fine, è emersa la volontà di riprendere il lavoro per recuperare le posizioni perdute. «An ha dimostrato di avere capacità di stare tra la gente, di comprenderne le speranze, le attese. Ed in tale direzione dobbiamo lavorare con lealtà. È stata un'esperienza utile, sulla quale occorre sempre riflettere», hanno detto all'unisono Napoli e Palumbo.