Depuratore sempre al centro del dibattito politico a Maiori. Il consigliere comunale Valentino Fiorillo ha presentato un'interrogazione relativa alla procedura per la costruzione dell'impianto che l'amministrazione comunale uscente, di cui ha fatto parte in qualità di assessore all'ambiente, aveva avviato. Il quesito è molto diretto e chiede alla nuova giunta perché non è stato dato seguito alle procedure di occupazione d'urgenza dei suoli ed alla relativa procedura iniziata in collaborazione con la provincia di Salerno.

Il significato, chiaramente politico, dell'interrogazione viene chiarito da un post pubblicato su Facebook: «Viste le notizie di cronaca degli ultimi giorni e il grande danno di immagine per la Costiera tutta - scrive Fiorillo - non si può più indugiare per piccoli interessi personali. La procedura per la costruzione del depuratore è completa, occorre solo comunicare la presa di possesso delle aree per dar luogo alla gara d'appalto.

Ad oggi - sottolinea - tutto tace e sono stato costretto a protocollare una interrogazione scritta. Mentre qualcuno vuole perdere tempo cercando fantomatiche soluzioni alternative che, anche laddove fossero percorribili, cosa di cui dubito fortemente, necessiterebbero di tempi lunghissimi, continuiamo a sversare in mare in maniera illegale con un danno inestimabile per il paese».

Nonostante la sconfitta elettorale della compagine Civitas 2.0, Fiorillo non ha nessuna intenzione di tirare i remi in barca e, anzi, annuncia un rinnovato impegno: «Questo è il primo passo di una battaglia che combatteremo fino in fondo. 12 milioni di euro rischiano di andare in fumo perchè l'assessore ai Lavori Pubblici, con un enorme e palese conflitto di interessi, è tra le più accanite oppositrici del progetto abitando nel condominio attiguo ed essendo la prima sostenitrice dei ricorsi che son costati fior fior di quattrini al comune e allo stesso condominio. La delega ai lavori pubblici - denuncia il consigliere - non è casuale ma mirata al fallimento del progetto e il Sindaco ha avallato questo scempio pagando probabilmente la prima cambiale elettorale».