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Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 8 maggio 2003 00:00:00
Il giorno dopo la magra figura rimediata in Consiglio comunale per l'elezione del primo Difensore civico della città di Cava de' Tirreni, gli amministratori comunali stanno ancora mugugnando su quanto è accaduto e cercano di recuperare le pedine perse, non disdegnando di apportare modifiche allo Statuto dell'Ente per arginare altre situazioni del genere nell'immediato futuro. Prevista, infatti, una modifica allo Statuto comunale che dovrebbe abbassare, e di molto, la soglia dei voti necessari in Consiglio per l'elezione del Difensore civico. In questo senso, sono state già esaustive le prime dichiarazioni del consigliere comunale Alfonso Laudato, leader del Cdu, fresco di nomina ad assessore alla Sicurezza ed alla Polizia Urbana. «Sarà difficile recuperare i dissensi interni alla maggioranza. Non escludiamo - aveva sottolineato Laudato a margine del Consiglio - un ritocco al sistema di elezione del Difensore Civico. La soglia di voti necessari, a questo punto, potrebbe anche abbassarsi». E secondo le prime indiscrezioni, a seguito di un accordo fra Alleanza Nazionale, Forza Italia, Ccd e Cdu, tale soglia dovrebbe abbassarsi dagli attuali 21 voti necessari a 16. Dunque, non più una maggioranza qualificata dei due terzi, ma una maggioranza semplice della metà dei consiglieri comunali, oltre il sindaco. In particolare, verrà modificato il terzo comma dell'articolo 26 dello Statuto comunale. Il nome resta, comunque, quello del giovane avvocato Fabio Armenante. Ma il procedimento non avverrà in pochissimi giorni. Bisogna, infatti, prima riunire la Commissione Statuto, presieduta dall'esponente di An Giovanni Cannavacciuolo, che dovrà apportare le relative modifiche. Si procederà successivamente all'approvazione in Consiglio del nuovo regolamento e, solo dopo questi passaggi, si potrà procedere ad un'ulteriore votazione per la carica di Difensore civico. Un iter che continuerà a sollevare polemiche nei prossimi giorni. Intanto, sono usciti allo scoperto i nuovi "peones". A mettere in imbarazzo Messina e soci sono stati i consiglieri Umberto Ferrigno ed Emilio Maddalo di Forza Azzurri (gruppo consiliare costola di Forza Italia), Giuseppe Apicella di Azzurri per Cava e Silvio Mosca di Forza Italia. Tutti esponenti politici di estrazione "azzurra", che più volte, in questi primi due anni di Amministrazione Messina, hanno esternato i loro malumori.
Fonte: Il Portico
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