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E CHE CI ANDIAMO A FARE A VOTARE ?

Inserito da (admin), domenica 13 agosto 2017 10:10:08

di Massimiliano De Iuliis Sono passati più di 12 anni da quando, anno domini 2005, è entrata in vigore la legge elettorale Calderoli, meglio conosciuta con l’epiteto di "porcellum" in ragione del fatto che il suo stesso estensore l’abbia a posteriori definita una "porcata". La legge Calderoli aveva un unico scopo, semplice nella sua ratio, permettere ad una parte politica, in quel caso la Casa delle Libertà, di limitare i danni alle elezioni politiche del 2006, in cui l’Ulivo di Prodi si presentava in base a tutti i sondaggi con almeno 10 punti di vantaggio. Per la cronaca le cose andarono ben diversamente, e non intendo qui soffermarmi sul fatto che se un professore di statistica e calcolo delle probabilità vedesse il grafico riportato al seguente indirizzo internet: lo riterrebbe meno probabile di una nevicata in Egitto in una domenica di agosto (con buona pace del D’Alessio canterino nazionale). Ma aldilà dei tecnicismi, la legge Calderoli è stata ritenuta negli anni successivi, anche da chi la votò entusiasticamente, un disastro. I motivi sono vari, alcuni di essi hanno portato la corte Costituzionale a ritenerla illegittima, determinandone la modifica per quanto attiene al sistema di voto della Camera dei Deputati. Tuttavia il meccanismo più fuorviante contenuto nella legge non ha subito alcuna modifica, e, in attesa, aspetta e spera, che l’attuale Parlamento la modifichi, l’attuale legge elettorale non porterà mai a nessuno dei due risultati cui una buona legge elettorale dovrebbe mirare: governabilità e rappresentanza popolare. Quale è il principale problema del porcellum ? E’ presto detto, il meccanismo perverso del "porcellum" è legato all’assegnazione del premio di maggioranza con sistemi diversi alla Camera e al Senato. Cos’è il premio di maggioranza ? E’ una sorta di bonus in termini di deputati e/o senatori che viene assegnato alla coalizione vincente nelle elezioni dei due rami del Parlamento. Che c’è di male in esso ? Bhe, concettualmente nulla, chi prende più voti deve poter governare e per farlo ha bisogno di un numero di rappresentanti tali da non dover subire i ricatti di piccoli gruppi, per questo si fa in modo che chi vinca abbia 40-50 deputati/senatori più delle forze di opposizione. La fregatura della legge Calderoli, che pochissimi elettori conoscono, è il fatto che il premio di maggioranza è assegnato alla Camera su base nazionale, mentre al Senato su base regionale… una follia ! Mentre alla Camera c’è un unico premio di maggioranza, al Senato ve ne sono tanti quante sono le regioni a statuto ordinario. Provo a fare un esempio: è come se due amici decidessero chi dei due possa mangiare una mela in base al risultato del lancio di una moneta. Se esce testa la mela la mangia uno dei due, se esce croce la mangia l’altro… questo è nella sostanza il meccanismo della Camera, chi prende più voti si becca il premio. Ora supponiamo che uno dei due amici, preso da un improvviso amore per le cose complicate, decida che poiché la seconda mela è verde, essa non può essere assegnata con un solo lancio di moneta, bensì va tagliata in 20 parti e ogni singola parte va assegnata in base ad un lancio di moneta. Che cosa succederà ? Che, a meno di estremi colpi di fortuna, le 20 parti si divideranno tra i due amici in parti praticamente uguali. Ecco, questo è il sistema con cui viene assegnato il premio di maggioranza nel Senato italiano, un premio di maggioranza che finisce per non premiare nessuno e per rendere ingovernabile il paese. E’ storia e cultura d’Italia, infatti, che le regioni del centro tendenzialmente votino a sinistra, che quelle del sud siano più sensibili agli argomenti della destra e che quelle del nord siano apertamente federaliste. Negli ultimi anni, infine, a rendere ancora più efficace questo ragionamento, si è presentato un terzo amico, piuttosto arrabbiato con gli altri due, a spartirsi la mela verde. Insomma la sostanza è una sola: e che ci andiamo a fare a votare ? Le regole del gioco sono state fatte da un mazziere ubriaco che non permette a nessuno di vincere, e le forze politiche tra veti incrociati non intendono nei fatti modificare tali regole, visto che forniscono un pezzo di potere, e al tempo stesso un alibi, a tutti. Mi viene in mente la scena finale di un film del 1983, War Games, in cui per far comprendere ad un computer l’inutilità di un gioco che simula la terza guerra mondiale (gioco che il computer sta per attuare nella realtà), il programmatore decide di farlo giocare contro se stesso per migliaia di volte. Ogni simulazione non porta ad alcun vincitore, ed il computer avendo verificato ciò irrompe nel silenzio della sala con la sua voce metallica dicendo "Salve, professor Falken… strano gioco, l’unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi ?" https://youtu.be/Wcw8fY1dn_E Salve, siggn. Renzi, Salvini, Berlusconi, Di Maio, Speranza, Meloni… strane queste elezioni, l’unica cosa intelligente è non votare. Che ne dite di sedervi intorno ad un tavolo e di dare un senso alla libera espressione popolare ?

Fonte: Booble

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